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sabato, Aprile 20, 2024
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Parla il braccio destro del boss: «Ecco come ci dividevamo le zone e chi componeva il mio gruppo di fuoco»

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I Mazzarella si sentivano così forti addirittura da sfidare i Falchi della questura. Parola di Oreste Fido, secondo il racconto del boss pentito Maurizio Ferraiuolo, parte integrante dell’ordinanza di custodia cautelare che ha fatto luce sulle estorsioni agli ambulanti della Maddalena e fatto scattare 8 arresti lo scorso 21 ottobre. In un summit interrotto dalla polizia il luogotenente del clan avrebbe dichiarato che se fossero rimasti uniti, avrebbero potuto contrastare “con la forza” persino i poliziotti napoletani.

Ecco alcuni passaggi dell’interrogatorio del collaboratore di giustizia Ferraiuolo ai pm antimafia, con la consueta premessa che le persone citate devono essere ritenute estranee ai fatti narrati fino a prova contraria. La riunione sancì sostanzialmente la rottura tra i due gruppi e cominciò la guerra di Forcella del 2011, figlia della faida successiva che vide protagonista la “paranza dei bimbi”.

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Oreste Fido in rappresentanza dei Mazzarella illustrò la situazione, precisando che alla Maddalena avrebbero operato lui stesso, Andrea Ottaviano, Francesco Rinaldi “o’ paciano”, un tale Gaetano che aveva lavorato anni addietro nella salumeria di Andrea Ottaviano e il cognato di quest’ultimo, Mimmo. A porta Nolana avrebbero operato ancora Andrea Ottaviano, Oreste Fido, Antonio Mauriello, Antonio Macrì, Massimo Castellano, Fabio Crocella detto il veronese e altri, tra cui Lucianello Barattolo. Al mio gruppo con aria di sfida Oreste Fido aveva riservato la zona del Trianon e di via Annunziata, nonostante tutti sapessero che io ero contrario alle estorsioni ai negozianti. Quindi interpretai queste parole come una vera e propria volontà di entrare in contrasto con noi. Oreste Fido ci propose una mensilità che avrebbero pagato i Mazzarella ai singoli soggetti del mio gruppo Ferraiuolo, che si doveva però scindere.

I Mazzarella avevano timore del gruppo Ferraiuolo e in quell’occasione il Fido offese anche Nicola Rullo sapendo della nostra amicizia. Fido disse anche che uniti avrebbero potuto costituire un gruppo talmente forte da contrastare con la forza perfino i Falchi della questura”. La guerra tra i Ferraiuolo e i Mazzarella cominciò il 7 gennaio 2011. La data, secondo Maurizio Ferraiuolo, fu stabilita da Sasà Amirante, nipote del boss Egidio Annunziata. “Il mio gruppo”, ha messo a verbale il collaboratore di giustizia, era composto da Sasà Amirante,Vincenzo Amirante, Vincenzo Garofalo, Emanuele Sibillo, Lino Sibillo e il loro padre, Denny Lobascio Dell’Aquila, Salvatore Morfei o Morfeo detto“Sasà o’ russ”, Salvatore Orefi-ce”.

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