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venerdì, Aprile 19, 2024
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«I Mazzarella erano divisi, non c’era un unico capo», la camorra di Forcella spiegata dal pentito

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Un clan familiare diviso al suo interno. E’ questa la fotografia del clan Mazzarella fatta da chi, quel gruppo criminale a conduzione domestica, lo conosce da tempo. Maurizio Ferraiuolo, per anni boss della Maddalena, ha conosciuto l’epopea dei Mazzarella a Forcella e le prime avvisaglie della guerra che la paranza dei bambini ha poi portato contro ‘quelli di San Giovanni’. L’ex boss ha rivelato che i Mazzarella non erano e non sono uniti come molti pensano:«I Mazzarella hanno cose che li separano: i fratelli Gennaro Mazzarella (padre di Francesco, Vincenzo (padre di Michele), e o’ scellone (Ciro morto tre giorni fa, padre di Luciano e di Bruno). La famiglia di Gennaro gestisce la zona di Porta Nolana e zone limitrofe, ricevendo quote da San Giovanni a Teduccio; la famiglia di o’ scellone ha
gestito la zona di Santa Lucia ed anche parte del Pallonetto (in quest’ultima zona del Pallonetto si sono distaccati e comandano ora gli Elia); la famiglia di Vincenzo Mazzarella, insieme al figlio Michele, gestisce la zona di Forcella ed hanno il controllo della Maddalena, soprattutto dopo il mio arresto. Le zone limitrofe come San Gaetano e via Duomo, San Biagio dei Librai e Porta Anticaglia, San Giovanni a Carbonara, Carriera Grande, Porta
Capuana e zona della Ferrovia sono sempre controllate da Mazzarella Vincenzo. A Carriera Grande alla famiglia Papi era consentilo trafficare  in droga con la pretesa dei Mazzarella di essere riforniti oppure nei casi in cui i Mazzarella disponevano di grossi quantitativi di droga procurati attraverso loro fonti, i Papi erano costretti ad acquistarla in parte.

Vincenzo Jr.Mazzarella nel periodo in cui era libero consentiva che la gestione della droga
fosse di pertinenza della famiglia Papi. La zona della Ferrovia è controllata da tre fazioni criminali: il lato dove sta il bar Messico è gestito dai Contini e dai Licciardi; il lato di fronte il bar Messico era gestito dalla famiglia di Alfonso Criscuolo, genero di Mazzarella e da Raffaele Caldarelli; il lato che conduce al mercatino, dalla statua di Garibaldi a scendere verso Corso Umberto e verso Carriera Grande con al centro la Maddalena, dove per i
Mazzarella ci sta Francesco Rinaldi ‘o paciano, è controllato dalla famiglia di Vincenzo Mazzarella e dal figlio Michele.

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