Ieri mattina blitz dei carabinieri di Castello di Cisterna contro la camorra.
Eseguita un ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta dei pm, in cella 22 persone mentre per altre 2 l’obbligo di firma. L’operazione scaturita dall’inchiesta «Rewind», avrebbe potuto contare su numeri più elevati: 75 erano, infatti, inizialmente gli indagati. Molti di loro, però, in seguito a quella che Roberti ha definito «un’annosa questione giudiziaria», si sono resi latitanti.
L’’indagine “Rewind”, condotta in collaborazione con la Direzione distrettuale antimafia del capoluogo, ha visto come protagoniste le organizzazioni camorristiche nei comuni di Sant’Antimo, Grumo Nevano e Casandrino.
Le ricerche, svolte su episodi del 2004 e 2005, hanno consentito di accertare le attività di più gruppi criminali, in collegamento tra loro, tra cui il clan Verde, capeggiato da Francesco Verde detto «o Negus» (ucciso in un agguato nel dicembre 2007), attivo a Sant’Antimo, e i clan Spenuso (legato anche al gruppo dei Casalesi) e Marrazzo, referenti per i Verde nei comuni, rispettivamente, di Grumo Nevano e Casandrino. Oggetto dell’indagine anche le attività del clan Aversano (capeggiato da Vincenzo Aversano, soprannominato «Zig-zag») attivo a Grumo Nevano in contrapposizione agli Spenuso.
Gli arresti. A finire in manette esponenti della cosca dei Verde e di altri gruppi criminali collegati e che per suo conto controllavano alcuni comuni dell’hinterland. Per il clan Aversano sono fini in manette: Andrea Aversano (25 anni di Giugliano) Aniello Aversano (28 anni di Giugliano); Giuseppe Di Nardo (35 anni di Melito), Geremia Falzarano (38 anni di Arzano), Salvatore Marchese (37anni di Grumo Nevano), Vincenzo Marcone (34 anni di Sant’Antimo), Maria Moscato (39 anni di (Grumo Nevano), Michele Piscopo (34 anni di Grumo Nevano), Massimiliano Santaniello (43 anni di Villaricca), Franco Di Nardo (41 anni di Melito), Giovanni
D’Anna (31 annidi Villaricca), Luisa Carmen Salvatore (29 anni di Villaricca). per il dan Marrazzo, invece, sono finiti in cella: Carmine Polito (27 annidi Afragola), Vincenzo Marrazzo (45 anni di Casandrino, capo dell’omonimo dan e già detenuto); per la cosca degli Spenuso, in carcere sono finiti Mario Florio (53 anni di Palermo), Domenico Russo (48 annidi Grumo Nevano), Virginia Russo (33 anni di Grumo Nevano), Marta Spenuso (37 annidi Trentola Ducenta), Giuseppe De Lucia (63 anni di Grumo Nevano), Domenico Vitale (45 anni di Succivo, inizialmente sfuggito alla retata e poi ammanettato poco dopo dai militari dell’Arma di Sant’Arpino); per i Verde, in manette sono finiti Antonio Verde(57 annidi Sant’Antimo) e Antonio Verde (49 anni di Casandrino). MassimiInno Moccia (35 annidi Frattamaggiore) e Giovanni Ciccarelli (38 anni di Caivano), ritenuti vicini ai Verde, è stato disposto l’obbligo di firma.
Le indagini. L’operazione ha permesso di scoprire diverse estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori di Sant’Antimo e Casandrino e di identificare alcuni canali di riciclaggio dei proventi delle attività criminali dei clan. In particolare, i carabinieri hanno disarticolato la piazza di spaccio di sostanze stupefacenti di Grumo Nevano nel parco Ice Snei e hanno individuato il canale di approvvigionamento della droga, che giungeva in Italia attraverso la Spagna, il Belgio e l’Olanda, con il coinvolgimento di trafficati napoletani e calabresi residenti a Bruxelles e appartenenti alla famiglia calabrese degli Strangio. Il 2 maggio 2004 era già stato arrestato a Bellaria Igea (Rimini) il latitante Vincenzo Marrazzo, 45 anni di Casandrino, capo dell’omonimo clan camorristico, ed erano stati sequestrati diversi chili di droga.