“E’ una vicenda che va assolutamente chiarita”. E’ questo il commento unanime dell’intera minoranza sulla vicenda che vede coinvolto il vicesindaco del comune di Giugliano, nonché assessore alla Trasparenza e Legalità, Affari Generali e Contenzioso, Antonio Panico, implicato secondo le ultime intercettazioni telefoniche nelle indagini riguardanti lo scandalo mazzette negli appalti al comune di Napoli, insieme all’imprenditore Alfredo Romeo. “Queste indagini della magistratura potrebbero portare ripercussioni negative sulla nostra città” – commenta il capogruppo in assise del Pd Nicola Pirozzi – . “Ancora una volta Giugliano è alla ribalta dei media nazionali per questioni non certamente positive, anche se bisogna sottolineare che in questo specifico caso l’amministrazione comunale non ha nessuna responsabilità. L’unica perplessità riguarda la scelta del primo cittadino di aver affidato al giudice Panico deleghe importanti come quelle alla trasparenza ed alla legalità. Se lo ha fatto – continua Pirozzi – significa che crede nella buona fede dell’assessore, del resto finché non ci sono prove a suo carico è d’obbligo ritenere Panico innocente. Non vogliamo e non possiamo essere noi a giudicare eventuali responsabilità penali, piuttosto il mio appello è rivolto al sindaco Pianese. Chiediamo a lui di fare chiarezza sotto l’aspetto politico della vicenda. In questo caso il silenzio potrebbe dare adito a strane interpretazioni che per il bene di tutta la città siano smentite direttamente dalla bocca del primo cittadino”. Dello stesso avviso è Luigi Sequino, consigliere comunale dell’Udc “Non chiedo le dimissioni o la revoca dell’assessore Panico, piuttosto ritengo sia necessario un intervento del primo cittadino per fare chiarezza sulla sua scelta, in modo da consentire all’amministrazione, al consiglio ed alla giunta uno svolgimento sereno e trasparente dei propri compiti”. Secondo Luigi Palumbo, consigliere in assise del Prc “La situazione è molto delicata, quello letto sui giornali mette in serie imbarazzo il sindaco, cui spetta la decisione finale del da farsi, avendo nominato lui la giunta, quindi sua diretta espressione. E’ vero – continua il consigliere del Prc – che i giudici sono a lavoro per costruire il quadro probatorio, ma è pur vero che la legge decreta che finchè non è stata provata la responsabilità esiste il diritto della presunzione di innocenza. Il vicesindaco Panico venga in consiglio comunale a chiarire la sua posizione, questo servirà a dare serenità e fiducia ad una amministrazione già provata negli ultimi mesi”.
“Non bisogna strumentalizzare dal punto di vista politico la questione”. E’ Pietro Ciccarelli, consigliere di maggioranza della Pdl a criticare l’atteggiamento assunto dall’opposizione sulla vicenda giudiziaria riguardante l’assessore e vicesindaco del comune di Giugliano, Antonio Panico “Accanirsi contro una persona per questioni ancora tutte da accertare è una atteggiamento sbagliato. E’quindi inutile che la minoranza faccia demagogia o strumentalizzi politicamente la vicenda che d’altronde non riguarda minimamente le istituzioni locali né tantomeno l’operato di quest’amministrazione. In passato – afferma Ciccarelli – potevamo usare lo stesso atteggiamento che stanno usando loro in questo momento, quando esponenti di rilevanza regionale e nazionale del loro partito venivano implicati in indagini della magistratura ben più gravi. Eppure noi abbiamo scelto di tenere un tono basso e di non parlare delle vicende giudiziarie ma piuttosto di incalzarli dal punto di vista politico, discutendo dei problemi che affliggono la città. Del resto sono queste le cose che importano alla cittadinanza. Le chiacchiere se le porta il vento, quel che conta sono i fatti. Perciò – continua il consigliere della Pdl – fino a quando non verranno accertate dalla magistratura eventuali responsabilità non vedo perché il vicesindaco Panico debba venire in consiglio comunale. Non ha niente da chiarire ed anche se dovesse farlo non sarebbe l’assise il luogo opportuno dove farlo. Bisogna ricordare che fino a prova contraria esiste il diritto della presunzione di innocenza. Non siamo deputati noi ad emettere sentenze su altre persone, ci sono organi preposti a farlo. Piuttosto ritengo sia più utile per la città parlare delle questioni che la interessano e discutere insieme per cercare di risolverli. Invece fino ad ora ho visto da parte della minoranza un atteggiamento solamente distruttivo e non costruttivo, come invece loro intendono far vedere. Fra poro ci aggiungiamo a approvare il bilancio, che è un momento di estrema importanza per la città, perché è attraverso la divisione delle risorse che si vede qual’è il vero indirizzo politico di una giunta. Mi auguro – chiosa Ciccarelli – che la minoranza collabori seriamente con proposte concrete e non con chiacchiere inutili”. Secondo Francesco Carlea, capogruppo della Cpl, “E’ inutile parlare di dimissioni o revoca perché non c’è nessun avviso di garanzia a carico dell’assessore. Saranno le indagini della magistratura a svelare come stanno realmente le cose. Questa vicenda – conclude Carlea – non ha niente a che fare con l’operato dell’amministrazione”.
.