16 novembre 2002
QUALIANO – Una bisca clandestina è stata sequestrata la notte scorsa dagli agenti del commissariato di Giugliano, diretti dal vicequestore Alberto Francini. Si trovava in via Campana, nei pressi della piazza principale di Qualiano. Al momento dell’irruzione della polizia, all’interno si trovavano quaranta persone intente a giocare. Nella casa da gioco erano stati allestiti diversi tavoli. Si giocava di tutto, dal pocker al black jack. Sequestrata anche un’ingente quantità di denaro, circa 30mila euro.
Gli agenti sono riusciti ad arrivare alla bisca a seguito di una lunga e complessa indagine, che si è avvalsa anche di sofisticate strumentazioni, di decine di intercettazioni telefoniche e ambientali nonché di settimane di pedinamenti. L’obiettivo degli investigatori non era solo la bisca, ma anche una serie di pregiudicati e latitanti che erano soliti frequentarla abitualmente. Si tratta di elementi di spicco del clan Mallardo e di altri clan del Napoletano.
Dopo l’irruzione, i quaranta giocatori sono stati tutti identificati e denunciati. L’indagine della polizia non è però conclusa. Nel corso dell’operazione, gli uomini della squadra investigativa e di quella che si interessa dei ricercati sono riusciti a rintracciare ed arrestare un pregiudicato da tempo latitante, Domenico Scampitelli. Quest’ultimo, originario di Bacoli, ultimamente si sarebbe avvicinato ai clan del Giuglianese. Nei giorni scorsi era riuscito a sfuggire all’arresto. I carabinieri della compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Trombetti e dal tenete Ianniello, lo avevano rintracciato in un’abitazione di Qualiano, mentre si trovava in compagnia di un altro pregiudicato, anche lui latitante. Si tratta di Pasquale Russo, un elemento di spicco del clan Pianese, il sottogruppo dei Mallardo che ha il controllo degli affari illeciti nel comune di Qualiano. I due riuscirono, però, a darsi alla fuga poco prima che i militari facessero irruzione nella casa, riuscendo così a far perdere le proprie tracce.
Nell’abitazione i carabinieri sequestrarono comunque alcune pistole, munizioni da guerra, seicento grammi di cocaina e documenti che aiuterebbero a ricostruire alcune attività illecite. La passione per il gioco ha però tradito Scampitelli, che è finito nella rete degli agenti di polizia, che indagavano sul gioco d’azzardo.
La polizia sta ora cercando di ricostruire con precisone i mutati assetti della criminalità a nord di Napoli. In particolare, gli investigatori stanno cercando di ricollocare i diversi elementi appartenenti alle consorterie criminali operanti nell’area, ricostruendone il ruolo, gli inetressi, le attività. In questo quadro, stanno anche cercando di attribuire un preciso ruolo allo Scampitelli, che potrebbe essere una sorta di “ufficiale di collegamento” tra i Mallardo e le organizzazioni che controllano i traffici illeciti nell’area flegrea. Lo stesso ritrovamento di un’ingente quantità di cocaina in quello che era il nascondiglio del pregiudicato autorizzerebbe una simile ipotesi.
ANTONIO POZIELLO – IL MATTINO
16 Novembre 2002
http://www.ilmattino.it/hermes/20021116/CIRC_NORD/46/VOLA.htm