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venerdì, Luglio 4, 2025
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Il Napoli vince ma non convince con il 2 a 1 di Parma

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Il Napoli prende i tre punti scappa lasciano Parma con una vittoria importante ma che si lascia dietro uno strascico di polemiche. Il Parma ha giocato una buona gara e forse non meritava la sconfitta. E’ lo stesso Mazzarri a riconoscerlo affidando ai cronisti un chiaro messaggio: «Oggi abbiamo meritato di più rispetto a quanto espresso in campo». Un atto d’onestà che, però, non ha placato la furia del Parma. Già al fischio finale tutti i gialloblù avevano accerchiato Valeri imbufaliti, poi la scelta del silenzio stampa, rotto da due sole frasi. “Io non sono mai orgoglioso dei furti”, le uniche parole del dg Pietro Leonardi, mentre Roberto Donadoni, ex poco rimpianto, si è lasciato scappare: “Questa non è stata sfortuna”.
Finisce 2-1 per il Napoli l’anticipo di pranzo della 26/a giornata di campionato. Al Tardini, i partenopei beffano il Parma grazie alle reti di Cavani e Lavezzi, intervallate dal momentaneo pareggio di Zaccardo. Ma, al di là dell’ottima prestazione, i padroni di casa avranno molto da recriminare per l’arbitraggio di Valeri che gli nega un rigore sullo 0-1 e, in coppia col guardalinee, non si accorge del netto fuorigioco del ‘Pocho’ in occasione del raddoppio azzurro.
Mazzarri, espulso nel finale, vola a 43 punti e si porta a -3 dall’Udinese e a -5 dalla Lazio. Per Donadoni un pomeriggio davvero amaro.
Nel Parma, privo dello squalificato Floccari, Donadoni lancia Okaka in coppia con Giovinco e preferisce Musacci a Marrone in mezzo al campo. In difesa è Santacroce il sostituto dello squalificato Lucarelli con Paletta e Zaccardo a completare il reparto. Biabiany esterno destro, Modesto sulla corsia opposta. Mazzarri concede un turno di riposo a Campagnaro, c’è Grava al suo posto, e sceglie Britos per colmare la lacuna creata dalla squalifica di Aronica. Dossena titolare a sinistra con Zuniga in panchina, Dzemaili fa rifiatare Inler in mezzo al campo. Davanti i tre Tenori con Hamsik e Lavezzi a sostegno di Cavani.
Gara subito molto piacevole. Galloppa scalda le mani a De Sanctis dopo nemmeno 40 secondi, ma la prima grande occasione capita sui piedi di Lavezzi che al 26’ sfiora il palo con un destro a giro dall’interno dell’area. Altrettanto clamorosa la chance fallita 3’ dopo da Galloppa, il quale non capitalizza il ‘cioccolatino’ servitogli da Giovinco alzando troppo il sinistro da posizione vantaggiosissima.

La partita. Dopo aver già perso Britos (contusione al piede operato in estate, dentro Campagnaro), Mazzarri è costretto a modificare nuovamente la difesa per via dell’infortunio di Grava che lascia il campo sostituito da Fernandez. Al 39’ l’episodio che sblocca il risultato: Cavani cade dopo un presunto contatto con Musacci, Valeri indica il dischetto. Dagli undici metri lo stesso ‘Matador’ si fa parare il destro da Mirante ma è bravo a ribadire in rete per l’1-0. Il risultato va stretto al Parma, e la conferma arriva nel finale di frazione quando Paletta si divora il pareggio allargando troppo il piatto destro sull’ennesima giocata di Giovinco.
Il secondo tempo si apre con un episodio che farà discutere: Biabiany stacca di testa sul corner di Giovinco, Dossena devia col braccio ma Valeri non vede e non assegna il rigore. I ducali insistono, e all’11’ falliscono un’altra occasione con Mariga che spara alle stelle di destro sul perfetto assist di Biabiany. Al 32’ il meritato pareggio: angolo di Giovinco, De Sanctis non trattiene il destro di Paletta e Zaccardo anticipa Fernandez per il tap-in che vale l’1-1. Ma per il Parma la beffa è dietro l’angolo e si materializza al 41’, quando Lavezzi (in fuorigioco) fa 2-1 di destro su assist di Cavani. Al 44’, lo stesso ‘Pocho’ centra clamorosamente il palo a porta vuota ben imbeccato da Inler.
Mazzarri non ha nascosto che al suo Napoli sia andata grassa: “Eravamo stanchi, abulici, poco lucidi. Abbiamo raccolto molto di più di quanto meritassimo”. E sugli episodi ha esposto la sua teoria: “Tante volte quest’anno abbiamo giocato meglio e raccolto poco o niente, magari per situazioni negative. Oggi è successo il contrario, non è che sia capitato molte volte da quando sono a Napoli”.
Colpa anche delle nazionali che hanno tolto a Mazzarri mezza squadra: “Un calo è comprensibile. Nell’unica settimana senza Champions, mezza squadra è partita e l’ho rivista solo venerdì. Praticamente non ci siamo allenati”. La quarta vittoria consecutiva (quinta contando la Champions, un record dell’era Mazzarri) rilancia comunque gli azzurri in ottica Champions: “Sono tre punti pesantissimi ma non pensiamo al terzo posto. Dobbiamo continuare come abbiamo fatto sempre, giocare al 120% ogni gara e poi a fine anno tireremo le somme”. (fonti: repubblica.com – goal.com)

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