Isa è la nuova stella della dance pop italiana. Dopo aver spopolato sul web con il singolo “Little Star”, Annalisa Grotta è tornata con un nuovo album, edito lo scorso febbraio. 9 brani in italiano e uno scritto in inglese, dal titolo Little Star disponibile su Itunes al prezzo di 4,99 euro. Il lavoro è una coproduzione realizzata insieme alla Mc Music: “Voglio investire sulla mia musica – dice la cantante. Isa è nata a Napoli, ha 26 anni e da 20 si è trasferita vicino al Lago Patria. Ha un fratello di 30 anni anch’egli con un sogno: diventare allenatore di calcio. I genitori sono sempre presenti nella carriera della figlia. La sua travolgente energia trasmette voglia di vivere e di esprimere vitalità attraverso la musica. Una voce fresca e potente, capace di raggiungere sonori acuti melodici. Con un videoclip in uscita la prossima estate Isa si è raccontata alla nostra penna. Ha parlato dell’esperienza di questi anni e sui suoi sogni di artista.
Ciao Isa, piacere di conoscerti. Vuoi raccontarci di quando hai preso per la prima volta il microfono in mano?
Ciao. Sarebbero due le volte. La prima risale a quando ho preso in mano, per la prima volta, una bottiglina di plastica che fungeva da microfono, ad 11 anni. A 14 invece impugnai il primo vero microfono al Voci Nuove Festival che vinsi quell’anno.
Quali sono gli eventi che hanno segnato di più la tua carriera?
Il primo evento importante risale al Premio Mia Martini per il quale arrivai finalista nel 2008. Nel 2012 invece sono arrivata ai Bootcamp di X Factor e invece, nel 2013, ho partecipato al Cantagiro. Dell’esperienza di X Factor nella categoria Under 25 ricordo il plauso che ho ricevuto da giudici come Morgan il quale mi disse che gli ero piaciuta moltissimo. Elio mi giudicò “perfetta” ed Arisa osservò, soltanto, la mia scelta un po’ infelice della canzone. Cantai infatti The Edge of Glory di Lady Gaga. Credo di non essere stata ammessa al programma solo a causa di Simona Ventura che, nonostante il parere esperto e positivo degli altri giudici, non volle inserirmi in quella edizione.
Cosa puoi dirci della tua esperienza sanremese?
Ho partecipato a Sanremo Lab nel 2009 e ne ho un ricordo molto positivo. Ho potuto presentarmi ad artisti del calibro di Giovanni Allevi, Lorenzo Jovanotti e Zucchero. Loro mi hanno dato consigli importanti. Primo su tutti è il fantastico ricordo che ho di Mary Setrakian, la preparatrice di Nicole Kidman, la quale mi ha insegnato i trucchi della presenza scenica. Sanremo è un’esperienza che ti apre gli occhi sul mondo della musica in Italia. Ti fa capire chi sei e quanto è grande il tuo sogno. Forse all’epoca ero ancora acerba.
E delle polemiche sorte su “Little Star”?
La prima critica che mi è stata mossa è questa: come pensi di poter fare la dance pop in Italia? Credi di essere Lady Gaga? La passione e la musica mi danno da sempre la forza di rischiare. Lady Gaga è un fenomeno commerciale, uno strumento di mercato. Io invece sono nata già estroversa ed esprimo la mia arte con quella energia e potenza scenica che distingue anche Gaga. La mia è una caratteristica innata. Non voglio imitarla ma mi piace prendere i suoi consigli.
Come vivi il tuo sogno di cantante?
All’inizio lo vivevo come un’ossessione. Volevo arrivare a tutti i costi. Oggi invece ho capito che questo lavoro deve essere attraversato con passione. Lo faccio perché mi piace, non ho più voglia di dannarmi.
Cosa vuoi dirci del tuo nuovo album?
Little Star si è posizionato al 42esimo gradino nella classifica nazionale. Il lavoro si è inserito anche nella categoria “Degna di nota”, accanto all’album dei Modà. Tutte le canzoni del disco rappresentano la mia vita privata e i miei cambiamenti di umore. Le canzoni a cui sono più affezionata sono “Ricordi” che per me è la più malinconica e “Little Star”, la più energica. Esprimo me stessa quando canto in inglese.
Cosa ti trasmette il pubblico quando ti esibisci dal vivo?
Spesso è capitato che la gente si alzasse in piedi a ballare. La maggior parte del pubblico mi dice sempre: “Cosa ci fai ancora qui? Tu dovresti essere già arrivata”. Posso dire che ho fatto i provini per tutti i talent music italiani, ma non sono mai entrata. Oggi i produttori non sono ancora pronti per mettere sul mercato un’artista come me. Quando cambieranno le cose?
Progetti per il futuro?
Andrò al Conservatorio perché voglio insegnare musica. Vorrei poi riprovare ad entrare a Sanremo. Ad ottobre ci sono le preselezioni.
(fonte: MyGeneration Web)

