Praticamente snobbato dai tg nazionali e dalla stampa “che conta”, Antonio Frosolone, l’operaio 51enne che da dieci giorni sta facendo lo sciopero della fame e dei farmaci per protestare contro l’azienda per cui lavorava (la Fiat) per la sua condizione di “cassaintegrato”. «Oggi è il decimo giorno del mio percorso, il mio animo sta bene, il mio corpo un po’ debole ma si va avanti». Ha scritto oggi sul suo profilo Facebook. Antonio porta avanti una battaglia che è anche quella di moltio altri operai (non solo Fiat) che si trovano nella stessa condizione. «Ho incontrato sulla mia strada tantissime persone straordinarie. Ma non posso che fare a meno di ricordare che il mio amico Giovanni in questi giorni è rimasto oltre senza il lavoro ma anche senza la copertura economica (CIG). Come Giovanni tanti uomini e donne sono nelle nostre condizioni mi appello alle forze politiche gli amministratori locali di mettere al centro delle scelte che compiono, l’uomo! nella sua complessità di essere bambino, giovane, padre, madre, figlio, affinché poter creare le condizioni di difendere ognuno la propria dignità, condizione determinante per poter costruire una società sana, migliore. Un saluto, Antonio Frosolone».
Giugliano. Antonio Frosolone al decimo giorno di sciopero della fame: «l’animo sta bene, ma il corpo è un po’ debole»
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