GIUGLIANO. Sigilli a un albergo del litorale Domitio che ospitava prostitute, due arresti, due fogli di via, una donna accompagnata al centro di accoglienza: è il lilancio delll’ennesimo blitz degli agenti del commissariato di Giugliano – Villaricca. É stato sequestrato l’hotel «Panorama» dove la polizia ha sorpreso diverse cittadine straniere nell’esercizio della prostituzione. Gli agenti hanno anche arrestato Raffaele Romano 36 anni, per favoreggiamento a sfruttamento della prostituzione e Irma Redzepi, cittadina macedone di 25 anni, per violazione al decreto di espulsione del Prefetto di Napoli. E due donne, di 22 e 36 anni, sono state allontanate con di foglio di via obbligatorio, mentre un’altra, di 33 anni, è stata accompagnata presso il centro di accoglienza di S. Foca per avviare la relativa procedura di esplusione. Secondo gli investigatori il 60 per cento degli alberghi della zona vive grazie al via vai delle prostitute. Tra gli operatori qualcuno le tollera per necessità, altri pattuiscono percentuali. E, sono ancora gli investigatori che valutano, il business della prostituzione in zona si aggira intorno agli 587 milioni l’anno, reinvestiti nel traffico di stupefacenti e di armi. «Non si può generalizzare, vi sono tantissime strutture alberghiere che tirano avanti con un duro lavoro, investendo consistenti risorse e sperando nel decollo del turismo – ha spiegato Adolfo Fasullo, presidente regionale di Assoturismo-Confesercenti – Il fenomeno, però, esiste, inutile negarlo. Purtroppo, questo territorio sconta le conseguenze di uno sviluppo turistico negato. Occorrono investimenti pubblici e progetti per dare un futuro a questo litorale. È necessario creare infrastrutture e servizi, vincere il degrado e l’inquinamento. Indubbiamente – conclude – un lavoro lungo e non certo facile». E l’otto settembre scorso, ancora nella stessa zona, gli agenti del commissariato di Giugliano sequestrarono un altro albergo, denunciarono in stato di libertà dieci persone fermarono oltre duecento persone fermate e altrettante ne identificarano. Nell’albergo in questione c’era anche un vero e proprio listino prezzi per le diverse prestazioni. Tra i clienti moltissimi insospettabili: docenti universitari, professionisti, medici, avvocati, dirigenti di Asl, di Province e Comuni, alcuni imprenditori. La polizia sequestrò anche un’ingente quantità di denaro, farmaci contro l’impotenza e per migliorare le performance e atrezzature utilizzati per pratiche sadomaso. In quell’occasione furono coinvolte oltre un centinaio le squillo, cinquanta quelle identificate, una decina fermate e espulse e si scoprì che queste versavano il quaranta per cento degli incassi ai gestori degli hotel. E probabilmente era stato anche questo sfruttamento spietato a indurre alcune lucciole stanche di subire angherie a denunciare la situazione. Di qui le indagini che portarono prima all’arresto di tre slavi e poi al blitz dell’otto settembre. Poi ieri la nuova irruzione.
PROSTITUZIONE: CHIUSO HOTEL SUL LITORALE
Arrestati uomo e donna, espulse tre immigrate
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