GIUGLIANO. Catenacci ci ripensa. Il commissario di governo per
l’emergenza rifiuti in Campania ha revocato
le dimissioni. Restera’ al suo posto per portare il compito
affidatogli dal governo di traghettare la regione fuori
dall’emergenza. Catenacci aveva annunciato le dimissioni perche’ deluso dalla
mancata collaborazione degli enti locali nell’avvio dei lavori
in tre sversatoi (nel Beneventano, in Irpinia e nel Salernitano)
che dovranno accogliere gli scarti della lavorazione dei sette
impianti di Cdr della Campania.
Catenacci, che anche in questi giorni e’ rimasto al lavoro nel suo studio
negli uffici del commissariato, su un punto e’ fermo: gli
impegni presi con le popolazioni che finora hanno sopportato il
peso dello smaltimento in discarica dei rifiuti dell’intera
regione Campania verranno rispettati: ”Il 28 febbraio chiudera’
lo sversatoio di Parapoti (nel Salernitano) ed il 21 marzo
quello di Settecainate, a Giugliano”.
Ma ora la prima emergenza da superare e’ quella che potrebbe
arrivare, entro il 22 febbraio prossimo, quando scattera’ la
chiusura dei sette impianti di Cdr, cosi’ come disposto dalla
Procura della Repubblica di Napoli. Una decisione assunta
perche’ non sarebbero state eseguite delle prescrizioni imposte
nella scorsa estate.
”Non tocca a me commentare il provvedimento della
magistratura- prosegue Catenacci – ma lavoreremo per scongiurare
l’emergenza”.
CATENACCI CI RIPENSA: RESTO AL MIO POSTO
«Rispetterò gli impegni: Settecainte chiude il 21 marzo»
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