GIUGLIANO. Si sono svolti ieri in forma privata i funerali di Angelo Romano, lo spacciatore degli scissionisti ucciso a Giugliano domenica scorsa. Un rito brevissimo, celebrato con pochi familiari e amici al cimitero di via Verdi, alla periferia della cittadina. Romano, 27 anni, sapeva di essere nel mirino dei killer e per questo aveva lasciato Scampia, cuore del conflitto, da alcuni mesi per trasferirsi a Giugliano. Da quanto si apprende in ambienti vicini alla vittima, Romano, pur non essendo considerato un ”pezzo grosso” degli
scissionisti, aveva deciso di spostarsi in una zona meno pericolosa, proprio perche’ temeva un attacco da parte del clan camorristico avversario. L’auto su cui si
trovava il cadavere di Romano era di proprieta’ di Giuseppe Bencivenga, un altro appartenente al clan che si contrappone ai Di Lauro nella guerra per il controllo degli stupefacenti a Scampia e nei comuni a nord di Napoli. Anche Bencivenga e’ stato assassinato nel corso della faida. Il suo omicidio avvenne il 27 novembre scorso nei pressi del lotto C 3 a Scampia in un agguato in cui furono ferite altre due
persone. Romano, 27 anni, pregiudicato per spaccio di sostanze
stupefacenti era alla guida di una Y10 di proprieta’ di
Bencivenga quando e’ stato freddato dai killer.
Questo elemento confermerebbe la vicinanza della vittima
all’ambiente degli Scissionisti. Un’altra circostanza che
farebbe ritenere che Romano fosse nella lista nera dei Di Lauro
e’ proprio il suo recente trasferimento da Scampia, dove aveva
sempre vissuto, a Giugliano, dove risiedeva da pochi mesi.
SPACCIATORE UCCISO, I FUNERALI IN FORMA PRIVTA
Giugliano: ieri le esequie al cimitero di via Verdi
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