Ieri mattina, presso il tribunale di Avellino, davanti al GUP
Giovanfrancesco Fiore, si è aperta l’udienza preliminare del processo,
relativo al bus precipitato, il 28 luglio 2013, sull’A16.
In quella tragica circostanza, noi abbiamo perso ben quaranta familiari ed
ancora adesso ci sono nostri amici e familiari che non si sono ripresi del
tutto dalle gravi ferite riportate. Grande disappunto ci ha creato il rinvio dell’udienza al prossimo 24 settembre, per alcuni difetti delle notifiche di atti agli imputati.
Disappunto in qualche misura attenuato dall’impegno assunto, dal
magistrato, di non far passare, a partire dal 24 settembre, più di un mese
tra un’udienza e l’altra.
Tra i tanti motivi di dispiacere, dobbiamo, purtroppo, denunciare il
comportamento di alcune associazioni che, pur non avendoci sostenuto in
alcun modo fino ad ora, si sono presentate all’udienza, chiedendo di
potersi costituire parte civile.
Particolare irritazione ci ha procurato un soggetto, che si qualifica come
presidente di un’associazione nazionale, al quale, in precedente
occasione, era stato chiaramente detto che avremmo gradito il sostegno
morale ed organizzativo dei suoi sostenitori, ma non una sua costituzione
di parte civile.
Fra l’altro, com’è emerso anche da un articolo che abbiamo letto su un
noto quotidiano nazionale, lo stesso soggetto risulta implicato in
spiacevoli inchieste penali e, come noi già sapevamo, non è il presidente
della sua associazione da più di due anni.
Che sia chiaro che il nostro caso non deve diventare una facile preda, per
soggetti che vogliono lucrare sulla nostra disgrazia.
Chiunque, estraneo ai familiari delle vittime dell’A16, voglia
intraprendere azioni legali al nostro fianco, dovrà farlo solo dopo averlo
concordato con noi e nel pieno rispetto del nostro dolore.
Nell’occasione, vorremmo, invece, sottolineare il comportamento corretto,
prima di tutto umano, di Biagio Ciaramella, della sede AIFVS di Aversa,
del presidente nazionale Alberto Pallotti, e dei nostri amici
dell’Associazione mamme coraggio e vittime della strada onlus (AMCVS), che
ci sono stati vicinissimi in questi due anni, sostenendoci in ogni modo,
con nessuna pretesa, senza chiedere nulla in cambio.
16 luglio 2015
Giuseppe Bruno,
presidente dell’associazione VITTIME DELLA STRADA A16 – UNITI PER LA VITA
Biagio Ciaramella responsabile A.I.F.V.S. di sede Aversa e dell’agro
Aversano. A.I.F.V.S. Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada

