Sta scatenando un nuovo terremoto politico la vicenda che vede coinvolto il consigliere regionale Pasquale Sommese, ex Margherita, ex Partito Democratico, oggi esponente del Nuovo Centro Destra. Sommese viene indicato come referente di due dei principali indagati nell’inchiesta. Si tratta di Guglielmo La Regina, amministratore della società Archicons srl, e di Loredana Di Giovanni che, secondo gli inquirenti, sarebbe vicina al clan Zagaria e avrebbe avuto il compito di consegnare materialmente tangenti a sindaci e funzionari di enti pubblici per ottenere l’assegnazione di appalti a ditte amiche. Il coinvolgimento di quest’ultima, sta scatenando polemiche anche a Mugnano, dove pare che la donna sia imparentata con un noto esponente del centro sinistra locale.
I reati ipotizzati a carico del consigliere regionale di Ncd sono di “corruzione e turbativa d’asta aggravati dall’aver agevolato un clan camorristico”. Il coinvolgimento di Sommese, secondo l’ipotesi accusatoria, scaturita nell’indagine condotta dai pm della Dda di Napoli Maurizio Giordano, Gloria Sanseverino, Alessandro D’Alessio e Luigi Landolfi, che ha coinvolto esponenti politici e pubblici amministratori, sia nel Napoletano che nel Casertano, fa riferimento a un appalto a Cicciano, dove si sarebbe attivato per garantire il finanziamento con fondi regionali di opere pubbliche progettate da La Regina.
Personaggio di primo piano dell’indagine è Alessandro Zagaria, indagato per numerosi reati compresa l’associazione mafiosa, considerato esponente dell’omonima cosca del clan dei Casalesi capeggiata dal boss Michele Zagaria a cui Loredana Di Giovanni farebbe riferimento. La donna è nota nella cittadina a nord di Napoli, oltre che per la parentela con un consigliere comunale di maggioranza, per aver portato voti a Sommese durante l’ultima campagna elettorale per le Regionali.
Oltre all’appalto di Cicciano, che vede coinvolto Sommese ce ne sono alcuni che riguardano, tra gli altri, i lavori a Palazzo Teti Maffuccini di Santa Maria Capua Vetere da destinare al Polo della Cultura e della Legalità, quelli del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano a Piedimonte Matese e ancora, i lavori di consolidamento del Castello Medievale di Riardo, i lavori del campo sportivo di Riardo, la ristrutturazione dell’istituto scolastico. Nella vicenda sarebbero coinvolti anche sindaci e funzionari pubblici.


