Il paventato arrivo in città di un’ondata di migranti preoccupa l’amministrazione comunale. Il sindaco Liccardo in uno scambio di lettere con il Prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone, ha già espresso grandi perplessità: «Il caso potrebbe suscitare proteste e reazioni tra la cittadinanza» ha dichiarato il primo cittadino, ma ormai la situazione sembra essere precipitata e gli stessi rappresentanti del Governo nelle grandi città, non sanno più come uscire dall’empasse.
«Stiamo vivendo una situazione difficilissima – ha detto Pantalone alla stampa -. Io e gli altri colleghi siamo in prima linea, alle prese con un’emergenza, quella degli immigrati, che è ormai diventata quotidiana». Sono migliaia e dovrebbero essere sistemati nel giro di pochi giorni e per evitare di concentrare grandi masse in pochi punti, la Prefettura ha chiesto ai sindaci di ogni comune di ospitare almeno 40 o 50 profughi.
Ieri il consigliere di Forza Italia Vincenzo Marra ha parlato di una situazione che la città non può sostenere a causa di altre emergenze con cui è costretta a fare i conti e ha chiesto al Prefetto di fermarsi. Oggi il sindaco Liccardo è tornato sulla questione spiegando che «La città non è in condizione di accogliere altri migranti» e teme ripercussioni negative per la popolazione.
Il clima è già abbastanza caldo e l’umore tra i cittadini non è dei migliori. Marano affronta da mesi la “questione casa” con decine di famiglie che attendono l’assegnazione di un alloggio popolare e tra le parti che siedono al tavolo c’è già molto attrito: sindacati e partiti di sinistra spingono per un’accelerazione, mentre l’amministrazione è più cauta, ma l’arrivo di una nuova ondata di migranti potrebbe suscitare, tra chi da anni attende un alloggio, reazioni inaspettate.
