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«Mancato rispetto delle procedure amministrative», scatta la diffida contro la sede Inps di Giugliano

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Salvatore De Stefano, responsabile del Patronato Inpas di Via Borsellino a Marano di Napoli, presidente dell’Anpa (Associazione Nazionale Produttori Agricoli) e tra l’altro anche assessore (dimissionario) alle Politiche Sociali dell’ente di Corso Umberto I, lancia l’allarme sul “mancato rispetto delle procedure amministrative e irregolarità” che si verificherebbero nella sede Inps di Via A. Palumbo a Giugliano. De Stefano si è rivolto ad un legale ed ha annunciato di voler presentare una denuncia presso la Procura della Repubblica, per una serie di “fatti illeciti” che a seguito dei rapporti tra il suo patronato e gli uffici dell’Inps competenti, si sarebbero verificati.

Dalla diffida presentata dal responsabile del Patronato Inpas di Marano attraverso lo Studio Legale Migliaccio & Simonelli, emergerebbe una condotta poco lecita da parte di un dipendente, che – secondo l’accusa – “applicherebbe criteri molto discrezionali conducendo il proprio ufficio in maniera del tutto ‘arbitraria’ e ‘prevaricatrice’ nei confronti dell’utenza”. In particolare De Stefano dichiara che “molte persone dovendosi necessariamente rivolgere dipendente in questione, al fine di ottenere l’erogazione di un servizio che di fatto gli spetterebbe di diritto, si rendono conto che mentre la propria pratica viene (rispettando un doveroso ordine cronologico interno) inserita alla fine di tale elenco, altre pratiche uguali per materia, inspiegabilmente e senza aver rispettato l’ordine interno imposto dall’Inps, vengono trattate con priorità rispetto alle altre”.

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Secondo il presidente dell’Anpa, autore della diffida contro la sede Inps di Giugliano, tali pratiche sarebbero attuate da mesi e sempre a danno del suo patronato, ma la vicenda che ha fatto scattare la sua reazione, riguarda un altro episodio che secondo De Stefano sarebbe “lampante della condotta poco limpida del dipendente in questione”, il quale all’atto di liquidare una pratica di un suo assistito, ha omesso di aggiungere la quota riguardante le “trattenute sindacali”, senza giustificare la decisione, come da prassi attraverso una comunicazione formale tramite raccomandata.

«Ho deciso di rivolgermi prima ad un legale e poi ai giornali – afferma De Stefano – per mettere fine alla vicenda che vede l’ufficio Inps di Via A. Palumbo a Giugliano, attuare criteri del tutto antidemocratici nei confronti dell’utenza, riservandomi di agire nelle sedi giudiziarie civili al fine di vedere tutelati i miei diritti, con il ristoro dei danni subiti e invitando al contempo gli organi responsabili ad intervenire per far cessare le condotte descritte».

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