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HomePoliticaMarano. Logorato dai diguidiani, Liccardo: «Domattina mi dimetto»

Marano. Logorato dai diguidiani, Liccardo: «Domattina mi dimetto»

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Si è concluso poco più di un’ora fa il consiglio comunale nel corso del quale è stata votata la mozione di censura nei confronti del primo cittadino. Il tema (l’Area Pip) si è rivelato essere solo un pretesto, insieme alla minoranza infatti, hanno votato anche cinque dei sei dissidenti di maggioranza, tre dei quali fedelissimi dell’ex assessore provinciale di Forza Italia Antonio Di Guida: la presidente Angela Di Guida, Lino Catuogno e Dino Pellecchia, votano anche Tagliaferri e Ricciardiello (assente Sansone). Poco prima Liccardo aveva detto: «se non ho i numeri vado a casa» e l’esito del voto è stato durissimo: 13 a 8. I dissidente hanno lasciato l’aula e Liccardo ha proseguito l’assise per votare gli altri provvedimenti, al termine del quale ha annunciato: «Domattina protocollo le mie dimissioni».

Venti giorni per cambiare idea. Lo scenario che si presenta alla città è quello classico. Liccardo ha tutto il tempo per decidere se ritirare le dimissioni o confermarle, lasciando spazio ad un commissario straordinario fino alle elezioni del prossimo anno. Sono in molti a giurare che Liccardo alla fine troverà l’accordo con Di Guida e ritirerà le dimissioni, ma allo stesso tempo c’è chi è disposto a scommettere che «il primo cittadino è stanco», Di Guida in questi due anni di amministrazione lo avrebbe logorato al punto che il suo unico desiderio, sarebbe quello di gettare la spugna e prendersi una lunga pausa di riflessione.

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Il lungo braccio di ferro. Durante l’intervista di domenica scorsa, rilasciata a InterNapoli.it il sindaco aveva detto: «sono disposto ad accogliere solo proposte costruttive, iniziative che vanno nel senso di migliorare la città, se dovessero giungermi proteste senza alcuna proposta preferisco rinunciare». Il lungo braccio di ferro di questi mesi, non ha portato frutti e sembra alquanto improbabile che nei prossimi 20 giorni, qualcosa possa realmente cambiare.

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