Prima lo hanno tamponato e dopo gli hanno rubato l’auto sulla quale viaggiava. Con la tecnica del finto incidente stradale, un funzionario dell’Inps dell’agenzia Napoli Vomero, è stato rapinato dell’ auto. A cadere nella trappola e’ stato C.C. di Marano, che l’ altra mattina alle ore 6 al volante della sua Toyota, mentre percorreva via Provinciale Santa Maria a Cubito, zona Chiaiano, e’ stato tamponato da una berlina di grossa cilindrata di colore grigio, sulla quale si trovava una persona dall’apparenza distinta. Il conducente della berlina, arrivato in prossimità del ponte della metropolitana di Chiaiano, ha prima atteso che la Toyota rallentasse a causa di un mezzo della nettezza urbana che si era messo davanti e dopo l’ha tamponata.
«Signore si fermi. Vorrei accertare i danni che le ho provocato». Nonostante C.C., avesse intuito la truffa, ha comunque arrestato la sua marcia, non fosse altro per l’apparenza distinta del conducente della grossa berlina. E il gioco è fatto. Perché mentre i due discorrevano sulla dinamica dell’incidente, una terza persona – non ancora identificata e quasi certamente complice del conducente della berlina, con scatto fulmineo è salito nella Toyota ed è ripartito a tutto gas in direzione del cavalcavia dell’asse mediano che porta a scampia, lasciando di stucco il funzionario. C.C. , ha tentato di inseguire il ladro, ma ormai era troppo tardi. E quando è tornato indietro per chiedere aiuto, non ha trovato più nessuno. Neppure il conducente della berlina che qualche minuto prima aveva provocato l’incidente. A quel punto, al malcapitato funzionario, non è rimasto altro che denunciare l’episodio ai carabinieri. La denuncia con tutti i particolari è stata formalizzata presso la Tenenza di Marano. Insomma, la truffa del finto incidente con furto, colpisce ancora. E questa volta con una variante. La variante è quella che il conducente si è presentato come una persona distinta e, a bordo di una bella berlina di grossa cilindrata di colore grigio. Ricordiamo che i topi d’auto approfittano della distrazione dei conducenti o della buona fede, per mettere in atto dei raggiri studiati a tavolino e che quasi sempre vanno a segno.
