Clima di fuoco nell’assise che si è svolta al primo piano del palazzo municipale di Corso Vittorio Emanuele a Villaricca. Otto ore di consiglio comunale per affrontare solo 3 argomenti. La decisione di portare in assise le tariffe Tasi, Tari, IMU e addizionale Irpef senza preavviso e con un “colpo di mano” del presidente Di Marino, ha fatto scattare la reazione dell’opposizione, che ha provato a fare ostruzionismo fin dalle prime battute. Emendamenti dichiarati inammissibili, liti fuori microfono, bagarre e clima da stadio hanno costretto il presidente del consiglio comunale ad assumere un atteggiamento severo e autoritario. In più occasioni si è sfiorata la rissa, ma i tempi per l’approvazione dei provvedimenti erano stretti e qualsiasi stop sarebbe controproducente. La scadenza fissata per il 30 luglio non ha consentito nessun rinvio e Di Marino, visto il suo ruolo di presidente, è stato messo a dura prova.
Approvate in extremis dunque, le tariffe Tasi, Tari e IMU, salta l’addizionale Irpef e gli altri punti all’ordine del giorno, che saranno affrontati nella prossima assise. I provvedimenti sui temi economici sono giunti in aula nell’assise straordinaria convocata dal presidente Giosuè Di Marino, accusato di “aver fatto un abuso”, spostando di fatto il consiglio comunale, già in programma per la mattinata, proprio per approvare le tariffe, che porteranno nuovi aumenti, non solo per i cittadini che hanno la seconda casa (IMU al 10 per mille), ma anche per la prima casa, con una Tasi che passa dall’1 al 2,5 per mille, con un aumento pari al 150%.
Scelta, secondo Gaudieri, dettata dalla riduzione dei trasferimenti statali. Per l’opposizione invece, gli aumenti sono dovuti al l’incompetenza dell’amministrazione, che in questi anni non ha saputo attuare politica di recupero delle entrate e di riduzione delle spese. Il sindaco Gaudieri ha ribadito che le tariffe sono in linea con quelle degli altri comuni di Napoli nord.
Dall’opposizione è partita una manovra di ostruzionismo, con la presentazione di emendamenti allo scopo di far perdere tempo, ma la maggioranza li ha bloccati, ritenendoli “pretestuosi e inammissibili”, scatenando una bagarre in aula senza precedenti.
All’ordine del giorno c’erano altri temi considerati “importanti”, in aula infatti era presente anche il prof. Moccia, esperto di urbanistica chiamato a rispondere su alcuni quesiti riguardanti il PUA e il PUC, ma a causa dei tempi lunghi dettati dai temi economici, tutto il resto alla fine è stato rinviato.

