Liccardo si è dimesso e i partiti politici cominciano a farsi avanti per commentare l’attuale situazione politica e prevedere i futuri scenari. Una sorta di inizio della campagna elettorale che, da qui a breve, vedrà di nuovo la città impegnata in una lunga ed estenuante battaglia politica per decidere chi dovrà governare la città. I primi ad intervenire al momento sono il Partito Democratico, con una nota a firma del segreta>rio Matteo Morra e Sinistra Ecologia e Libertà, a firma del coordinamento di segreteria.
PD: «Il peggio sta passando,il meglio deve ancora venire». Finalmente, come avevamo auspicato più volte nelle scorse settimane, il Sindaco di Marano ha preso atto che la sua maggioranza non ci sta ed ha rassegnato, dignitosamente, le dimissioni.
Speriamo che non torni sui suoi passi, si chiuda qui questo infausto ciclo amministrativo che a molti concittadini ha fatto rimpiangere, addirittura, la gestione commissariale e la parola torni agli elettori.
Il PD lavorerà per offrire ai cittadini una possibilità di rinascita e rilancio della nostra città. Proponendo programmi chiari e concreti, donne e uomini capaci e appassionati, una coalizione affidabile e coesa che non cominci a litigare il giorno dopo la vittoria elettorale e si faccia carico di affrontare e risolvere i problemi cittadini e di progettare, fattivamente, un futuro prossimo migliore.
Siamo consapevoli che non sarà facile, ma le difficoltà non ci spaventano, anzi, ci motivano maggiormente. Conosciamo bene le questioni irrisolte e abbiamo delle buone idee da perseguire, come dimostra la delibera per il riscatto dei diritti di superficie per le case, già costruite e abitate, nell’ambito dell’edilizia economica e popolare che, pur essendo all’opposizione, abbiamo proposto e fatto approvare nell’ultimo Consiglio Comunale del 28.07.2015. Delibera che dovrà essere tenuta in debito conto anche dall’eventuale Commissario prefettizio.
Subito dopo la pausa estiva, confermate o ritirate le dimissioni del Sindaco, il PD riprenderà il dialogo con la cittadinanza, i partiti e i movimenti politici, le forze sociali, le associazioni culturali e di volontariato per riaprire l’orizzonte della città, nella convinzione che il presente è l’avvenire.
Sel: «Si è conclusa la stagione politica peggiore di questa città». Si è conclusa anche nel modo peggiore, i consiglieri dissidenti, presidente del consiglio in primis, avrebbero fatta una figura meno mediocre se si fossero dimessi anziché continuare con il giochetto dei ricatti. I dissidenti e chi muove le loro fila non sono riusciti a portare a compimento il loro piano.
Il centro destra che tanto esultò all’indomani della vittoria elettorale rivendicando che dopo moltissimi anni si “era ripresa la città” oggi non può far altro che rivendicare una bella vittoria di Pirro.
Un centro destra che ha portato questa comunità al collasso totale al degrado, da tutti i punti di vista, più profondo. Un’amministrazione ed una maggioranza consiliare totalmente distante dai problemi reali delle persone, delle loro condizioni di vita. Un’amministrazione che per arrampicarsi sugli specchi ha solo provato in maniera maldestra e goffa, a portare avanti esclusivamente progetti di amministrazioni precedenti o di proposte dell’opposizione extraconsiliare e consiliare.
Una visione collettiva del territorio del tutto inesistente . E basta camminare per strada, incrociare storie, parlare con le persone per rendersene conto. Finalmente è giunta l’ora di porre fine a questo disastro e bene ha fatto il Sindaco a prenderne atto. Avrebbe dovuto farlo molto ma molto prima. La sceneggiata che questo centrodestra ha offerto alla città è stata decisamente grottesca.
Sono due anni che questa armata brancaleone ci propina spettacoli desolanti e patetici a cui nessuno , cittadini innanzitutto, aveva più la forza di assistere per quanto sono diventati asfissianti. Non si sono risparmiati nulla rincalzi, cambi casacca e giravolte.
Abbiamo avuto davanti una compagine che si è retta sotto il fuoco continuo di veti e ricatti incrociati, interessi affaristici e clientelari, che non ha prodotto alcun progetto capace di dare risposte serie alla nostra città. Le spaccature infinite, le rivendicazioni particolari hanno dato sfogo a pratiche e dinamiche assurde.
Se la città avesse partecipato puntuale alle sedute di consiglio comunale avrebbe toccato con mano di quale disastro si è resa complice. Consiglieri pronti solo ad alzare la mano e mai un intervento, una proposta della città .
Ora la città ha una nuova opportunità, ha una nuova speranza con una politica che si rinnovi non solo nei nomi ma nelle pratiche.
E’ il tempo di dire cosa la sinistra non deve piu’ fare, piu’ che dire cosa fare: divisioni e rivendicazioni, anche la Sinistra deve rinnovarsi. Alle persone a questo territorio urge che la politica metta al centro i bisogni dei singoli e della collettività. La politica e la sinistra tutta deve smetterla di rinchiudersi nelle stanze a pianificare tattiche e strategie, in questo modo si continua non a perdere le elezioni ma a perdere la società che non si sente più in alcun modo rappresentata. Una sinistra così non sarà mai utile non a se stessa ma alla società.

