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Mugnano. Intervista a Zucconelli (M5S): «Regolamento poco trasparente, mi batterò affinchè venga cambiato»

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Il Movimento Cinque Stelle ha debuttato in consiglio
comunale incorrendo in diverse critiche in merito al suo operato. Ha
fatto discutere la scelta del consigliere pentastellato Umberto
Zucconelli di aver prima rifiutato vicepresidenza al primo consiglio,
accetta alla seduta seguente. In un clima di confronto consiliare che
stenta ancora a decollare, tiene banco la questione dei compensi alla
politica, tematica da sempre cara ai grillini.

Il suo dietrofront sulla vicepresidenza del consiglio comunale ha
destato sorpresa. Ci spiega i motivi?

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Sono entrato in consiglio e ho trovato un regolamento che ti permette
di accedere agli ordini del giorno dei consigli comunali solo 48 ore
prima, in 48 ore chi non vive di politica ma per campare fa un altro
lavoro non può studiare gli ordini del giorno, può solo leggerli, ma
controllare è un’altra cosa, ogni ordine del giorno ti rimanda al
Tuel, a delle delibere, a delle determine e a normative varie, se si
vuole operare un serio controllo sull’operato della giunta c’è bisogno
di più tempo, come secondo vice presidente entro nell’ufficio di
presidenza, non sono sovraccaricato di ulteriori funzioni ma posso
conoscere prima gli ordini del giorno. Inoltre mi batterò affinché il
regolamento sia cambiato e anche gli altri consiglieri possano essere
messi a conoscenza prima degli argomenti che si discutono in seduta
consiliare. Inoltre parlando tra consiglieri era emersa l’eventualità
che venissi rivotato, un secondo rifiuto mi avrebbe esposto ad
attacchi pretestuosi, già dopo il primo rifiuto c’era chi mi accusava
di bloccare i lavori del consiglio, come se fossi l’unico consigliere
che può fare il vice presidente.

Avete riscontrato difficoltà nell’interfacciarvi con la giunta?
No ma c’è una questione che è emersa, ho depositato due
interrogazioni, e mi sono accorto che, per come sono spezzettate le
deleghe, per ogni argomento devi indirizzare l’interrogazione a buona
parte della giunta, e non è una cosa buona quando gli interlocutori
sono troppi. Sarnataro avrà ponderato le sue scelte, ma io per esempio
le deleghe per viabilità, urbanistica e lavori pubblici le avrei
concentrate su una persona sola, o massimo due avrei, spero che le
risposte alle interrogazioni siano ugualmente soddisfacenti e che
queste perplessità sullo spezzettamento svaniscano.

La spesa annuale per i consiglieri è di un quarto rispetto a quella
degli assessori; non crede che si possano avere dei contraccolpi sulla
funzione di controllo?

Sulla questione che gli emolumenti dei consiglieri sono minimi, direi
quasi simbolici, mi trovo concorde con lei, in effetti, chi lavora per
la comunità non dico che dovrebbe percepire un vero e proprio
stipendio, ma almeno una piccola indennità che compensi, almeno in
parte, il tempo sottratto alle proprie attività lavorative personali,
soprattutto per i liberi professionisti. Mi auguro che questa
situazione non porti alcuni eletti a fare i consiglieri comunali solo
per hobby. In effetti si potrebbe trovare un giusto equilibrio tra le
spese per la giunta e quelle dei consiglieri, senza aumentare nel
complesso i costi della politica.

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