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Giugliano. Di Napoli: «Pianese ha fallito perchè aveva un ‘cerchio magico’ e Poziello lo sa»

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Durante il primo Consiglio Comunale, dello scorso 30 Luglio 2015, il Sindaco di Giugliano, Antonio Poziello, ha conferito a Giulio Di Napoli , la carica di Assessore alle Attività Produttive, Politiche Abitative e Protezione Civile. Non nuovo alle cronache politiche locali, Di Napoli, ha un trascorso all’interno dell’Amministrazione Pianese, ed oggi, eletto Consigliere tra le fila di NCD, ha lasciato facendo spazio a Martina Zenna, perché “il lavoro e lo sviluppo del territorio, sono la mia priorità”.

Prima Consigliere Comunale con l’Amministrazione Pianese, successivamente con Poziello, il quale le ha conferito l’incarico di Assessore. Con questa sua lunga carriera politica, vuole sottolineare che è proprio l’esperienza alla base di una buona classe dirigente?
Prima dell’esperienza, per me conta la militanza. Vediamo quanti di questi politici hanno aderito ad organizzazioni politiche in gioventù. Io mi iscrissi al “fronte della gioventù” all’età di 14 anni ed a 16, ero consigliere d’istituto al Liceo scientifico De Carlo. Non sono stato folgorato sulla via di Damasco come tanti. Ad ogni modo, un buon politico, per saper amministrare, penso che debba aver fatto una consiliatura sia in maggioranza che in minoranza.

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Poteva ambire anche ad altri incarichi, stando ai bene informati, ma ha preferito fare un passo indietro. Perché?
Essendo parte integrante nel progetto di Antonio Poziello, si poteva mirare in alto ma, non essendo legati alla poltrona ed al fine di evitare inutili e dannose discussioni, abbiamo scelto la sobrietà.

Non teme critiche per il suo operato, considerato che proviene da precedenti molto chiacchierati?
No, perché basterà leggere gli atti della trascorsa consiliatura, per capire che ho fatto più opposizione della minoranza. La mia famiglia, è conosciuta per la dedizione al lavoro.

Le attività di cui dovrà occuparsi, sono centrali nella vita dei cittadini. Ha già stabilito le priorità?
Lavoro e sviluppo del territorio sono fondamentali e, intercettare fondi europei e regionali, sarà la mia priorità.

Da conoscitore del territorio, ed essendo stato parte dell’era Pianese, qual è l’errore che la neo amministrazione non deve ripetere?
Pianese fallì a causa del suo cerchio magico, e Antonio Poziello questo lo sa. Non è un caso, che lui abbia sempre evitato quel genere di politica. E’ umile, ha rispetto per le persone e mantiene gli impegni. Per queste doti, lo abbiamo accompagnato nel suo percorso. All’inizio c’era scetticismo, ma poi Giugliano, vedendo da chi fosse proposto, ha capito la bontà del progetto. La cosa più importante, però, è che non abbiamo padroni.

Dopo anni di politica, cambi di rotta e rinunce, cosa potrebbe indurla a lasciare? Quale passo falso di questa Giunta?
Premesso che, per quanto riguarda la coerenza politica, con la fine del PDL, si aprirono due strade, FI e NCD e nella prima, confluirono coloro che ci avevano osteggiato, mentre nella seconda, non c’erano despota del calibro di Cesaro e Martusciello, bensì libertà, io lascerò solo quando avrò capito di aver fallito.

Ha lasciato la sua sedia di Consigliere comunale a Martina Zenna. Polemiche per la sua giovanissima età. Quali i suoi dubbi e le sue certezze in merito?
Sulla vicenda Zenna, si ripete la vicenda della Monaca di Lusciano. A buon intenditor poche parole.

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