Nella rosa degli Assessori nominati da Antonio Poziello, Miriam Marino. Laureata in giurisprudenza nel ’95, ha frequentato i fori napoletani e nel ’98, abilitata all’esercizio della professione, si è specializzata in diritto di famiglia e minorile. Sposata dal 1999, ha due figli di 15 e 12 anni, oggi è un avvocato civilista, inserita nell’Albo speciale dei difensori d’ufficio del tribunale per i minorenni. Difatti, si occupa di minori a rischio, nonché tutore e curatore di minori in stato di abbandono. Promotrice di diverse iniziative a difesa dei consumatori, ed iscritta nell’albo del gratuito patrocinio a spese dello Stato, è stata investita, dal Sindaco di Giugliano, della carica di Assessore al commercio e commercio su aree pubbliche, pubblica istruzione, SUAP, difesa degli animali e rapporto con le associazioni zoofile.
Il suo nome non è nuovo alle cronache, dunque, qual è il suo percorso nel panorama politico?
La figura di mio nonno, assai presente nella mia infanzia, mi ha portato ad essere, sin da adolescente, simpatizzante del movimento sociale italiano. Crescendo, ho militato in Alleanza Nazionale, fino al 2008 quando mi candidai nella lista della PDL.
Quando ha saputo della nomina di Assessore, ha temuto qualche critica nei suoi riguardi, generata dalle scorse candidature?
Qualsiasi cosa uno faccia dà sempre adito a critiche, quindi è inevitabile che ci siano. Quando Francesco Mallardo, per la storica amicizia e la stima reciproca che ci lega, mi ha proposto di candidarmi nella lista Socialisti per Giugliano, ho accettato sapendo a cosa andavo incontro. Tuttavia, il percorso politico fatto con lui negli ultimi anni ed il progetto politico di Antonio Poziello, da noi condiviso ed appoggiato, mi hanno tolto ogni dubbio. E’ stato un dovere morale nei confronti della nostra Città, è stata la voglia e la consapevolezza di poter dare un valido apporto alla sua rinascita. Questa volta, inoltre, possiamo farlo appoggiando la figura di un Sindaco giovane, capace e pieno di entusiasmo, che per la prima volta è stato scelto direttamente da noi e non calato dall’alto dalle logiche di palazzo. L’attuale coalizione di maggioranza, è composta da partiti e liste civiche in cui sono confluiti uomini e donne di svariata estrazione politica, aggregati intorno all’unico progetto politico possibile, di rinascita e crescita per Giugliano. In questo momento Giugliano non ha bisogno di ideologie, ma di idee e di persone che hanno competenze, volontà e determinazione. Non a caso il mio slogan durante la campagna elettorale è stato “Cambiare si può” e oggi dico “ cambiare si deve” .
Il suo incarico, investe una fascia sociale importante. Cosa ha detto ai suoi figli quando Le hanno chiesto cosa dovrà fare e perché è importante il suo scranno in giunta?
I miei figli sono stati una parte attiva della mia campagna elettorale, sono stati il mio sostegno e la mia forza, vivendola con entusiasmo al mio fianco. Gli ho semplicemente detto, che sono stata chiamata a ricoprire un incarico molto gravoso e che indubbiamente porterà via del tempo che, altrimenti, gli avrei direttamente dedicato. Tuttavia, gli ho detto che ,in qualche modo, questo tempo sarà speso anche per loro, perché è per il futuro dell’intera Città.
Quando si parla di Amministrazione a Giugliano, ma in realtà della politica in generale, si tende sempre a puntare il dito contro. In che modo si sta preparando a gestire questo contesto dove c’è grande attesa nell’operato dell’era Poziello?
In questo momento storico, la nostra Città, ha bisogno di cambiare. Chi vuole puntare il dito, può farlo, a patto che proponga anche idee e soluzioni. Troppo comoda la critica nuda e pura, troppo semplice. Ci si deve invece scorciare le maniche ed iniziare a lavorare. Stiamo cercando di fare questo, coinvolgendo anche le non poche competenze e professionalità presenti sul territorio.
Nome noto, come abbiamo detto, di cui ora si vuol vedere il dafarsi. Dove ritiene sia fondamentale intervenire subito?
Il lavoro da fare è tanto e, in ognuno dei settori affidatimi, ci sono grosse emergenze da appianare. Facendo rete, contando sulle sinergie e con la politica dei piccoli passi si potranno ottenere risultati concreti. Il rilancio sociale e commerciale dell’intero territorio comunale, il pieno coinvolgimento in questo progetto delle scuole, con iniziative volte alla promozione del senso civico, del rispetto dell’ambiente, degli animali e del nostro patrimonio culturale, potranno essere un primo punto da cui partire.
Se c’è, qual è un falla, e come porvi rimedio, ereditata dalla scorsa consiliatura o dal commissariamento?
Il commissariamento non ha apportato grossi benefici alla Città. Ha di fatto annullato tutta la programmazione fatta in precedenza ed ha portato ad un grosso rallentamento della macchina comunale, che è divenuta farraginosa e estremamente lenta. La prima cosa da fare è proprio lo snellimento delle procedure, nel pieno rispetto delle norme della Pubblica Amministrazione, ma fatto in modo tale che, chi ha bisogno di un’autorizzazione o di un permesso, non debba aspettare tempi biblici o fallire prima di riuscire ad ottenerlo.
Lei una donna già impegnata professionalmente, mamma e moglie, ora la politica. Questo suo essere”multitasking “, è teso a sottolineare il suo legame, oltre a famiglia e lavoro, anche al suo territorio. Quanto è importante essere governatore della propria terra d’origine?
Abbiamo scelto di vivere in questa Città e di farci crescere i nostri figli. Non è una questione di “campanile”, ma è di fondamentale importanza che, chi partecipa alla vita politica di un territorio, ci viva direttamente. Le scelte operate da chi, alla fine della giornata, va a vivere in un altro posto, non sono mai affrontate in prima persona, ma dall’altra parte della barricata. La conoscenza diretta del territorio e dei suoi problemi, permette, invece, a chi è preposto a tale compito, di operare scelte meno distaccate, magari meno razionali nell’immediato, ma che alla lunga, si dimostrano essere più efficaci. Inoltre, vivendole direttamente, si ha sempre la possibilità di migliorarle. Sono stanca di una Giugliano che non dà più emozioni e non ha nulla da offrire. E’ giunto il momento di restituire la Città ai giovani, che sono costretti, per andare al cinema, in un locale o al mare, a trasferirsi altrove; alle famiglie, che sempre più numerose si rifugiano nei centri commerciali, ai bambini e agli anziani, che hanno bisogno di centri di aggregazione e spazi vivibili, a chi ha sete di cultura rendendo fruibile ciò che è presente sul territorio e non viene valorizzato.


