Un campo di concentramento per animalo dietro campi coltivati. È la terribile scoperta fatta a Giugliano, precisamente a Casacelle, nei giorni scorsi dalle guardie zoofile OIPA di Napoli e Caserta. Sette cani e un asino rinchiusi in serragli e legati a catena senza acqua né cibo. Un vero e proprio lager dove gli animali trascorrevano le giornate in un’agonia senza fine, senza nessuna possibilità di scampo.
Il “rifugio” si trovava all’interno del terreno di un agricoltore che è stato denunciato per maltrattamento e malgoverno di animali. Visto anche il ritrovamento nel terreno di diversi materiali inquinanti, tra i quali anche l’amianto, le Guardie eco zoofile dell’OIPA hanno richiesto alla Procura anche il sequestro dell’intera area per inquinamento ambientale delle falde acquifere.
Come raccontano le guardie, alcuni animali erano “legati con catene della lunghezza di meno di un metro, costretti a giacere tra i loro escrementi e a ripararsi in cucce fatiscenti, assemblate con legno e materiale di scarto”. Due cani meticci sono stati trovati addirittura ingabbiati all’interno di voliere. Presente all’interno del terreno anche una gabbia con diversi scheletri di volatili deceduti e ormai in decomposizione e un asino privo di riparo, legato all’aperto con una pesante catena che ne bloccava i movimenti.