La questione rifiuti finisce sulla scrivania dell’Autorità
Nazionale Anticorruzione di Raffale Cantone, attraverso una missiva
firmata dai dodici consiglieri di opposizione. Dopo un’introduzione nella
quale si ricostruisce la vicenda che ha portato la Ego Eco in città,
in attesa dell’affidamento dell’appalto quinquennale, i consiglieri
fanno emergere dubbi sulla polizza fideiussoria di circa 610 mila
garantita dalla GBM finanziaria, che la Ego Eco avrebbe presentato.
La somma servirebbe per coprire i costi della cauzione provvisoria e
definitiva. “La società indicata risulta iscritta nell’Elenco
Generale, articolo 106 Dlgs 385/93, e da una verifica effettuata dagli
scriventi si rileva che è inserita nell’elenco della Banca d’Italia, nella sezione
delle aziende che non sono abilitate al rilascio di garanzie nei
confronti del pubblico (quali le fideiussioni a favore di enti e
amministrazioni pubbliche). Sulla base di quanto da Lei indicato nella
circolare del 1 luglio 2015, risulta inequivocabile il fatto che la
GBM non è abilitata al rilascio di questo tipo di garanzie, per cui,
allo stato dei fatti, il rapporto contrattuale fra il Comune di Marano
e la Eco Ego è inficiato da una grave anomalia che potrebbe produrne
la nullità” hanno scritto i 12 esponenti della minoranza. “Sono stati
coinvolti gli uffici per la verifiche e abbiamo chiesto alla ditta
chiarimenti in merito”, ha così dichiarato il sindaco Angelo Liccardo.