“Sono ancora in corso rilievi scientifici sui vestiti che Concetta Bizzarro indossava al
momento della sua scomparsa” è quanto si apprende da fonti investigative in merito alla morte
dell’ottantunenne melitese, avvenuta il 16 dicembre scorso.
La donna fu trovata carbonizzata nel
suo alloggio del comparto 219 di via Lussemburgo dove risiedeva con suo figlio; il rovesciamento
dell’alcol di una stufa costruita artigianalmente sarebbe stata la causa scatenante del tragico
episodio. Furono i vicini, allertati dal forte odore, a bussare alla porta dell’abitazione e a
richiamare l’attenzione dei figlio che in quel momento era in casa: una circostanza, quest’ultima,
che insospettì fin da subito gli inquirenti. Trattenuto nella locale Tenenza e ascoltato dagli uomini
dell’Arma, A.D.M. lasciò i locali della Benemerita solo in serata. “Non mi sono accorto di niente”
dichiarò a più riprese agli uomini dei carabinieri.
A distanza di quasi tre mesi, dunque, non si sono ancora concluse le indagini. Le risultanze dei
test chimici sugli abiti della donna potranno aggiungere ulteriori elementi per chiarire la dinamica
che ha portato alla morte l’anziana donna. Intanto la casa al secondo piano della palazzina di via
Lussemburgo resta sotto sequestro giudiziario.