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mercoledì, Aprile 24, 2024
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La Dia ha le idee chiare. Ecco chi comanda a Ponticelli, San Giovanni a Teduccio e Barra

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Nella periferia est si avverte uno stato di tensione in atto tra gruppi criminali che si contendono la supremazia nei diversi quartieri, anche attraverso azioni dimostrative (esplosioni di colpi di arma da fuoco nelle strade e contro beni di pertinenza di affiliati a clan rivali, omicidi consumati e tentati). Gli arresti che hanno colpito le strutture militari dei singoli clan, rendendoli più vulnerabili rispetto a sodalizi rivali, non sembrano, tuttavia, averne incrinato le ambizioni di controllo delle attività illecite, perseguite con un sempre maggiore ricorso ad azioni violente. Il traffico e la vendita di sostanze stupefacenti continuano a rappresentare la causa principale degli scontri e, anche in questa area, il numero di armi e munizioni sequestrate comprova la capacità aggressiva dei diversi sodalizi.

Nel quartiere di San Giovanni a Teduccio permane il clan Mazzarella, benché il gruppo sia stato oggetto di numerosi provvedimenti giudiziari nel’93. Da tempo contrapposte ai Mazzarella sono le famiglie Reale, Formicola e Rinaldi.

Nel quartiere Ponticelli si conferma la presenza del gruppo De Micco, alias dei “godi”, originariamente referente in zona del clan Cuccaro di Barra, dal quale ha poi acquistato una progressiva autonomia dal ’94. L’aggregazione criminale avversaria, il clan D’Amico del rione Conocal, è stato fortemente destabilizzato dagli arresti e dalla migrazione di alcuni spacciatori nel gruppo De Micco. L’omicidio della sorella del capo del sodalizio D’Amico, reggente del clan, uccisa nel mese di ottobre, ha assunto un valore strategico per i De Micco, che hanno dimostrato così la propria forza rispetto alla fazione avversaria, ristabilendo gli equilibri sul territorio.

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A Barra e nel rione Lotto Zero di Ponticelli, si registra un progressivo ridimensionamento del clan Cuccaro che, nonostante sia stato depotenziato dagli arresti dei suoi elementi apicalo e di un gran numero di affiliati, mantiene inalterate le proiezioni nei territori di Massa di Somma, Cercola e San Sebastiano. Segnali di ripresa pervengono dal clan Aprea, favorito proprio dagli arresti subiti dal gruppo Cuccaro, mentre è in atto una graduale dissoluzione delle famiglie Alberto-Guarino-Celeste.

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