Erano specializzati nei furti ai bancomat con l’uso della fiamma ossidrica. I carabinieri di Castellarano, in provincia di Reggio Emilia, hanno arrestato otto persone, tutte di Napoli, accusate del colpo ad una filiale del Monte dei Paschi di Siena il 12 ottobre scorso. Anche se gli inquirenti sospettano che la gang sia coinvolta in altri furti recenti nel Nord Italia. I militari hanno sequestrato circa 20mila euro, provento dell’ultimo colpo, scanner sintonizzati su frequenze radio di forze polizia, inibitori di trasmissioni radio, lance termiche complete di bombole, numerosi attrezzi da scasso e da travisamento oltre ad una serie di appunti recanti importanti dati su altre banche del Nord.
I carabinieri erano da giorni sulle tracce della banda, i cui movimenti avevano insospettito le forze dell’ordine che, attraverso una capillare attività di indagine sono riuscite a risalire all’abitazione nella quale il gruppo aveva trovato rifugio.
I carabinieri della compagnia di Castelnovo Monti, coordinati dalla procura reggiana nella persona del sostituto procuratore Stefania Pigozzi – nella notte tra sabato e domenica hanno dunque stanato i componenti di quella che le indagini ritengono essere la banda specializzata nei colpi ai bancomat svuotati grazie all’utilizzo della fiamma ossidrica.
A essere sottoposti a fermo sono: sono stati sottoposti a fermo Francesco Roselli, 35 anni; Claudio Miele, 28enne; Paolo Luigi Ercole, 34enne; Francesco Sarno, 42enne; Massimo Coppola, 41enne; Antonio Marsicano, 42 anni. Tutti sono residenti a Napoli. Con loro anche Giovanni Ambra, 39enne residente a Castellarano. Ora, sono ristretti nel carcere di Reggio Emilia a disposizione della Procura reggiana.
Sono accusati del colpo al bancomat della filiale Monte dei Paschi di Siena in via Emilia Ospizio, compiuto a Reggio Emilia la notte del 12 ottobre scorso, che aveva fruttato un bottino di 20mila euro. Secondo le prima ipotesi investigativa, la banda agiva in tutto il nord Italia.