Delitto choc fuori scuola in provincia di Napoli, ecco come i killer ammazzarono il 26enne

Fissata per il prossimo 17 novembre l’udienza preliminare per presunti killer e complici del delitto di Giuseppe Ilardi, il pregiudicato ucciso il 10 dicembre dell’anno scorso in pieno giorno davanti a una scuola. Al tribunale di Napoli il gip Marcello De Chiara dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio depositata dal pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Dell’omicidio sono accusati il 22enne Giovanni Romano Gallucci e lo zio Onofrio Mosti, ritenuti elementi di spicco del clan Gallucci-Piscopo – come riporta Il Roma -. Devono rispondere invece di concorso in omicidio Ciro De Caprio e Pietro Castiello. Per tutti e quattro, i reati contestati sono aggravati dalla modalità camorristica. È passato quasi un anno da quando fu ammazzato Ilardi, 26enne con precedenti per droga. Il suo corpo fu forato mortalmente da quattro colpi esplosi da un’arma da fuoco mentre era alla guida della Smart For-two. L’auto gli era stata data in prestito in cambio del suo scooter pochi minuti prima da Antonio Barone, detto “l’elettrauto”, considerato dagli inquirenti il referente della zona per il clan dei Veneruso-Rea. Sulle base delle risultanze dell’in-chiesta a cui hanno lavorato i carabinieri, sarebbe stato Gallucci a impugnare l’arma, mentre era in sella a uno scooter Honda Sh guidato da Mosti. Nell’azione sanguinaria Castiello avrebbe aiutato i killer sia nella fase antecedente, cercando il posto dove incendiare lo scooter usato per l’agguato, che in quella successiva al delitto, andando a recuperarli con una Fiat 600.