Omicidio Esposito. I pentiti: «Il boss lo ‘vendette’ ai rivali per evitare una guerra sanguinosa»

Si dipana la matassa su un omicidio commesso 14 anni fa a Fuorigrotta. A parlare sono due pentiti legati all’allora Nuova Mafia Flegrea, una formazione di più clan che si era riunita sotto la guida di una figura apicale, poi pentitasi e che ebbe un ruolo fondamenta sull’uccisione di Esposito, un esattore del clan Pesce-Marfella che ‘autonomamente’ decise di andare a chieder eil pizzo in quel di Fuorigrotta, senza però fare riferimento ad un clan preciso per evitare la reazione delle cosche dell’area. La cosa però arrivò ai boss del rione Traiano c, he avevano influenza nell’area dove Esposito riscuoteva il pizzo, che in una serie di riunioni serratissime con gli altri clan del gruppo, volevano l’appoggio di tutti per punire i Marfella-Pesce, che sempre secondo i due collaboratori di giustizia, per evitare una sanguinosa guerra con le altre compagini criminali, ‘vendettero’ l’uomo a quelli del Rione Traiano affermando che l’uomo non aveva agito su loro ordine ma in ‘proprio’, forse nell’ottica di formare un gruppo di persone a lui vicine e dare vita ad un’altra cellula criminale nella zona.