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giovedì, Aprile 25, 2024
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Referendum Ecovillaggio rom. Dopo il parere negativo del Ministero arriva la svolta, il Consiglio si farà

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Il consiglio comunale sul referendum per l’ecovillaggio rom si farà. E’ ciò che è emerso questa mattina da una riunione tra il presidente dell’assise Luigi Sequino e le forze di minoranza. Dopo che il Ministero degli Interni si era espresso con un parere negativo, l’amministrazione comunale è tornata sui propri passi. Così, con tutta probabilità, il primo consiglio comunale del 2017 verterà sulla questione “ecovillaggio rom”.

“Così come aveva preso atto del parere espresso dal Ministero degli Interni, questa maggioranza, a seguito di alcune riunioni e di comune accordo col sindaco, ritiene doveroso che la procedura relativa al referendum sull’ecovillaggio rom trovi una sua conclusione in seno al consiglio comunale – spiega il capogruppo di Giugliano Libera Francesco Iovinella -. Una decisione presa nel rispetto dei 5mila e oltre cittadini che hanno aderito all’iniziativa, nonché dei consiglieri che si sono prodigati nella raccolta delle firme. Tra l’altro – precisa Iovinella – abbiamo deciso in mattinata di organizzare una riunione pre-consiglio comunale, che sarà un momento di confronto tra le varie forze politiche. In questo modo potremmo definire l’andamento del consiglio, sempre nel rispetto dell’aula, dei ruoli istituzionali che ricopriamo, senza inasprire i toni in modo che ognuno di noi possa far valere la propria opinione”.

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“Stamattina il Presidente del Consiglio comunale ha preso consapevolezza del proprio ruolo e ammesso che l’unico atto coerente al procedimento di richiesta di referendum è la delibera di Consiglio, che valuterà l’ammissibilità o meno del quesito – scrive sulla propria pagina facebook la consigliera di opposizione Anna Russo -.
Proprio come suggerito, prima che dal buon senso nel rispetto di oltre 5.000 sottoscrittori, dai regolamenti.
Nulla di più di un atto dovuto.
Continuiamo a sostenere che il parere del Prefetto, scientificamente chiamato in causa per fuggire dalle responsabilità, possa essere di contributo alla discussione ma in alcun modo può sostituirsi al ruolo del Consiglio che con più coraggio dovrebbe rappresentare le istanze della città.
Chi, con parole vergognose – attacca la leader di CambiaMenti – si è espresso nei riguardi dei promotori e delle forze politiche che li ha sostenuti, tacciandoli di essere ‘truffaldini’, oggi deve fare i conti con la volontà popolare che ha dimostrato di esserci quando viene chiamata ad esprimersi sulle scelte cruciali che la riguardano”.

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