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giovedì, Aprile 25, 2024
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Giugliano. Dimissioni di Caputi: «Strano che vada via il più valido.. L’esecutivo si sta sgretolando»

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“Se n’è andato l’assessore più valido di questa giunta, con il quale le forze di minoranza hanno potuto tranquillamente dialogare e confrontarsi. La giunta Poziello perde un importante tassello dopo la crisi Marino-Ragosta. Resta ben saldo sulla poltrona chi ancora non ha dimostrato nulla”. E’ questo, in sintesi, il pensiero dei consiglieri di opposizione che commentano le dimissioni presentate ieri dal prof. Paride Caputi, ormai ex assessore all’Urbanistica nell’esecutivo del sindaco Antonio Poziello. Da qualche mese si rincorrevano voci di un possibile addio di Caputi, assente dal mese di marzo alle sedute di giunta. Da un punto di vista politico pare che lo strappo tra l’ex assessore e il sindaco sia stata la delibera per la composizione dell’Ufficio di Piano che avrebbe dovuto lavorare al Puc. Delibera, e relativa determina, annullate nel mese di ottobre.

“Se n’è andato l’assessore più valido di questa giunta – afferma l’esponente di Forza Italia Alfonso Sequino -. L’unico che con la minoranza aveva avuto un dialogo. Di certo una professionalità difficile da sostituire. Ritengo che le dimissioni non siano state altro che un atto dovuto. Infatti, i due provvedimenti elaborati dal prof. Caputi, quali la delibera per l’acquisizione al patrimonio comunale degli immobili abusivi e la delibera per la composizione dell’ufficio di piano, sono state rispettivamente bloccate da un anno e revocate. Pertanto – continua Sequino – o si è trattato di scelte non condivise con l’amministrazione, oppure, a causa di questi due ‘sberleffi’, Caputi ha deciso di andare via. Credo che alla base ci sia anche una questione di affinità caratteriale. Faccio un esempio: non c’è un atto scritto che dimostri che l’assessore Marino abbia rimesso e poi riottenuto dal sindaco le deleghe che le erano state assegnate. Questo perché, è chiaro, Poziello si serve della giunta ma in realtà amministra da solo. E forse quest’atteggiamento era incompatibile con l’agire di Paride Caputi ed ha rappresentato un altro motivo per presentare le dimissioni”.

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“Un primo tassello dell’amministrazione Poziello che rassegna le dimissioni. Una perdita notevole in termini professionali che ritengo sia effetto di una maggioranza eterogenea priva di una propria collegialità sui temi importanti per la città come l’urbanistica – dichiara il capogruppo Pd Nicola Pirozzi. Certamente non è un buon segnale per Poziello, dopo il caos Marino-Ragosta e l’uscita dalla maggioranza di quest’ultimo. Man mano i nodi vengono al pettine senza che alla base ci sia una progettualità comune”.

Anche Anna Russo sulla propria pagina facebook ha commentato la notizia relativa alle dimissioni di Paride Caputi. “L’unico assessore che ha prodotto un atto politico, una delibera, sapientemente annullata poi e seguita, guarda un po’, dalle dimissioni.
Uno strano caso purtroppo fin troppo chiaro agli addetti ai lavori. In barba agli impegni assunti con la città.
In occasione del consiglio sul bilancio, alla presentazione del fantascientifico piano triennale delle opere pubbliche, ho condiviso col prof. Caputi l’idea di risparmio del suolo, così come indirizza anche l’Europa che a Giugliano sembra essere sovrana solo quando si tratta di prostituire il territorio.
Restano invece saldi alle poltrone teatranti della politica – attacca l’esponente di cambiaMenti – che ancora non hanno dimostrato di guadagnarselo lo stipendio che ogni mese arriva loro puntuale”.

“Penso che Giugliano abbia perso uno tra i pochi assessori qualificati di questa giunta che aveva una chiara idea di come rilanciare Giugliano, in particolar modo la fascia costiera – spiega il consigliere M5S Vincenzo Risso. Spesso abbiamo parlato del Puc e del piano spiagge, ma l’ultima volta che l’ho incontrato mi era parso molto amareggiato nonostante le sue intenzioni. Aveva infatti parlato di una Giugliano con grandi potenzialità, non una città di scarto né tantomeno inferiore a nessuno. Forse – conclude il consigliere pentastellato – le sue idee sono entrate in contrasto con il resto dell’esecutivo e il suo agire in maniera autonoma cozzava e non poco con il comportamento di un sindaco che ha la mania di controllare tutto lasciando ai margini il suo stesso esecutivo”.

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