Tutto pronto per la notte del pesce. Pozzuoli, Mugnano e Porta Nolana: costi e consigli per non sbagliare

Si avviano le prove generali al mercato del pesce, in prospettiva ormai più che vicina, di uno dei piatti più tipici ed appetibili del ricco menù, in cucina per la vigilia appunto di Natale 2016. Siamo, quindi, al classico conto alla rovescia, per questo appuntamento a tavola molto sentito, e che vede la struttura ittica all’ingrosso, di via Fasano a Pozzuoli, già organizzarsi, con l’allestimento dei grossi stand al coperto, su cui esporre varie specie di pescato e frutti di mare, che sin dalla sera di venerdì 23, la cosiddetta anti-vigilia.


Il “mercato del pesce” della città flegrea, si sa, è tra i più grossi d’Italia, il secondo per fatturato dopo quello di San Benedetto del Tronto, per cui già sono in partenza i primi camion frigo per Chioggia, la Sicilia, addirittura la Grecia, per rifornirsi, i commissionari, di capitoni, anguille, spi-gole, orate, gamberoni, polpi e molluschi vari, nonché di ostriche, cozze, vongole, fasolare e quant’altro a livello di mitili. Molte, poi, sono le pescherie partenopee, di “Ncopp’ ‘e mmura”a Porta Nolana, e di Porta Capuana, che da anni si servono pure al mercato del pesce di Pozzuoli o presso il Centro di stabulazione di Baia.


Molto del cosiddetto pesce bianco viene acquistato dai grossisti presso i mercati di Formia, Civitavecchia e Santa Marinella.Già il giorno precedente l’Immacolata, si sono registrati i primi…assaggi in termini di prezzi al dettaglio, nelle pescherie e puntivendita di Pozzuoli e dintorni:dai 15 ai 20 euro per la “frittura del Golfo”(tra cui le “tri-glie ’e morz”),15 euro in media per orate e spigole “non di allevamento”,15/16 euro per polpi e calamari “veraci”, 12/13euro per vongole e 8 per i “lupini”. Ma, è bene ricordarlo, attenti a qualche “pacco” o scarti loffio vari, che pure non mancano,purtroppo.Ma, a fare, la differenza specie a livello di tradizione e gusto, è e resta il mussillo di baccalà (15/18euro), da fare per lo più fritto o“alla veneziana”, o la sempre più richiesta “scella”, s’intende da scongelare.