domenica, Luglio 20, 2025
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FOTO. L’assurda tragedia di Davide, morte nell’esplosione tra Marano e i Camaldoli

Ha la voce bassa e carica di un dolore Claudio, il fratello di Davide Conato, morto nel rogo della piscina in via Guantai all’Orsolona. Come la sorella Carmela, che fa l’infermiera, Claudio non riesce a dire nulla se non «siamo distrutti». Al civico 46 di via Oliviero Zuccarini, a pochi passi dalla metropolitana di Scampia e di fronte lo stradone dell’Asse mediano, un gruppo di amici e conoscenti sono riuniti sotto al palazzo prima di salire al quarto piano dove abita la mamma di Davide, Mena. Sguardi mesti e nessuna voglia di parlare, come se ogni parola sporcasse il ricordo di chi non c’è più.

«Una famiglia tranquilla originaria della zona, anche se Davide si era trasferito a Quarto con la moglie e le due bimbe. L’ultima figlia ha compiuto un anno il 26 dicembre, è straziante. Davide stravedeva per le piccole, chi avrà il coraggio di dire loro che il papà non c’è più», dice a bassa voce una vicina di casa. L’isolato 39 del rione Don Guanella, nella parte che confina con Scampia, ha visto crescere Davide e i suoi fratelli. Mamma Mena, da tutti descritta come dolce e riservata, adesso è chiusa nella sua sofferenza che si aggiunge a quella della perdita del marito, tassista, e di un altro figlio deceduto molti anni fa. A proteggerla ci sono i figli e i familiari che fanno da solido cordone intorno a lei, vista l’età avanzata e il dolore. E in un abbraccio collettivo si stringono a lei anche coloro che ieri sera, nonostante l’ora tarda e il freddo, si sono recati a casa sua per portarle conforto e sostegno.

È stata una giornata terribile per i familiari di Davide Clonato. Avevano cercato a lungo tra negli ospedali il loro congiunto prima di arrendersi dinanzi alla tragica notizia: è lui l’uomo carbonizzato dalle violente fiammate provocate dal gas propano liquido fuoriuscito dalla caldaia. Poi, il triste, interminabile rito del riconoscimento dietro il bianco lenzuolo che copriva i resti.

Fonte: Il Mattino