Antonio Accurso: Il collaboratore di giustizia, Antonio Accurso, nel corso dei suoi colloqui ha chiarito il potere di Rosaria Pagano, al vertice degli Scissionisti dell’area Nord. «Agli Amato-Pagano andavano Melito e la quota sulle estorsioni a Mugnano, parliamo di circa 25mila euro al mese. La quota fissa, in particolare, entrava dal mercato del pesce e dal Bingo di Mugnano. Grazie anche a quei soldi il clan si occupava dei carcerati. Questo accordo era stato preventivamente approvato dalla “zia Rosaria”. Da quello che mi risulta, il patto tra lei e Renato Napoleone è poi andato avanti anche dopo il mio arresto», riporta Il Roma.
Zia Rosaria, così come è conosciuta la donna boss finita in manette martedì mattina, conosceva bene il suo ruolo. A confermarlo è un’interecettazione del 2013 quando la “signora di Melito” si trovava a Mugnano con la figlia e la nuora. Nel corso del suo transito per le strade di Mugnano, le vedette di Riccio guardavano all’interno della macchina, una cosa non gradita alla donna. «Come sono belli i picciotti, fermano le persone, vogliono sapere chi sono e chi non sono. Pure a quest’altro… Com’è bello questo. Ma quello lo sa che qua comandiamo noi?».