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giovedì, Marzo 28, 2024
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Furti di prodotti in una nota farmacia in Provincia, arrestata dipendente. Ecco come fregava il datore di lavoro

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Questa mattina, in Santa Maria Capua Vetere, nell’ambito delle indagini coordinate da questa
Procura, i Carabinieri della Compagnia di Casetta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza
applicativa degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del locale Tribunale nei confronti di DI
DOMENICO Patrizia (ci. 69), ritenuta responsabile di furto di ingenti quantità di prodotti
cosmetici e denaro contante, aggravato dalla destrezza, dall’uso del mezzo fraudolento e
dall’abuso della condizione di prestazione d’opera continuato, commesso all’interno della
farmacia “Natale” dove la predetta svolgeva, quale dipendente, le mansioni di addetta alla cassa
cosmetici.


Le indagini sono state attivate nel mese di settembre 2016 a seguito della denuncia sporta dalla
titolare della farmacia che, insospettita dagli ultimi bilanci negativi dell’attività, aveva effettuato
dei controlli accertando che nei soli primi cinque mesi dell’anno si era registrato un ammanco di
circa 170.000 euro in soli cinque mesi di osservazione.



L’attività investigativa, condotta dai militari dell’Arma, coordinata da questa Procura, ha
permesso di accertare che gli ammanchi innanzi registrati, con conseguente registrazione di
ingenti passività, era direttamente riferibile alla odierna indagata, la quale, tradendo la fiducia in
lei riposta, aveva creato un vero e proprio sistema fraudolento, attuato con cadenza quotidiana
attraverso il ricorso a raffinate procedure telematiche, per appropriarsi di parte dell’incasso
della farmacia, nonché di diversi prodotti in vendita. In particolare, attraverso il monitoraggio
dei locali della farmacia, risulta cristallizzata la condotta della Di Domenico, la quale in alcuni
casi poneva in vendita i prodotti senza emettere gli scontrini fiscali, in tal modo appropriandosi
del relativo importo economico corrisposto dall’avventore; in altri, procedeva ad effettuare
telematicamente modifiche della giacenza del magazzino mediante la procedura denominata
“scarico manuale”; in ulteriori occasioni, fatturava farmaci e prodotti praticando sconti
inconsueti ( sino al 99%) ed ancora, più semplicemente, prelevava con destrezza i prodotti dagli
scaffali per poi recarsi all’esterno del negozio, eludendo le telecamere del sistema di video
sorveglianza della farmacia ed occultando la mercé all’interno della propria autovettura.


L’adozione delle indicate fraudolenti procedure trovava il suo epilogo nella procedura di
chiusura giornaliera della cassa, occasione in cui la Di Domenico tratteneva per sé la differenza
tra il denaro effettivamente incassato e quello che aveva fatto risultare dalla chiusura di cassa,
conseguendo in tal modo un indebito profitto di diverse centinaia di euro al giorno

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