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sabato, Aprile 20, 2024
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‘Cavalli di ritorno’, 43 arresti: la banda era di Melito, Afragola, Casavatore e Grumo

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Nel corso delle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli e segnatamente della Compagnia CC di Napoli Stella, supportati, in fase esecutiva, dalle limitrofe Compagnie CC, dai militari della C.I.O. e della Compagnia Speciale del 10° Rgt “Campania” e dal 7° NEC di Pontecagnano, hanno dato esecuzione, in Napoli, Afragola, Melito di Napoli, Grumo Nevano e Casavatore, ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta di questa Procura, Sezione Settima, nei confronti di 43 persone, indagate a vario titolo per i delitti di associazione per delinquere, furto, rapina, ricettazione, riciclaggio di veicoli a motore ed estorsione. In particolare, 19 indagati sono stati sottoposti alla custodia in carcere, 10 sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, di cui 6 con il cd. “braccialetto elettronico”, 14 sono stati sottoposti al divieto di dimora nella regione Campania.

Altre 4 persone, destinatarie del provvedimento cautelare, sono attivamente ricercate. Nel medesimo contesto sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari non solo ai predetti indagati ma anche ad ulteriori 21 persone, per le quali si é proceduto a piede libero, in quanto ritenute responsabili, a vario titolo, di concorso nei reati fine dell’associazione. L’operazione, convenzionalmente denominata “FEBBRE DA CAVALLO”, prende le mosse da una complessa attività d’indagine – iniziata nel mese di aprile 2016, coordinata dalla Settima Sezione di questa Procura della Repubblica ed espletata soprattutto tramite appostamenti e pedinamenti degli indagati, riprese video, intercettazioni telefoniche ed ambientali – che ha consentito, grazie alle capacità ed all’impegno degli investigatori, di raccogliere molteplici e consistenti elementi di accusa nei confronti delle persone indagate. Le indagini hanno consentito di individuare una vera e propria “holding criminale”, con base operativa in Scampia, luogo di residenza del capo di detta organizzazione malavitosa, ove il medesimo era detenuto agli arresti domiciliari per altra vicenda estorsiva e gestiva il business del mercato nero di tutta l’Area Nord di Napoli e Provincia dei veicoli a motore di provenienza delittuosa.

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Le investigazioni, infatti, hanno permesso di accertare che l’associazione per delinquere era finalizzata alla commissione seriale di furti, rapine, ricettazioni, ricicla::i ed estorsioni di motoveicoli, camion ed autoveicoli. È così emersa l’esistenza di una vera e propria “azienda concessionaria plurimarche” che produceva un fatturato illecito di svariate centinaia di migliaia di euro, atteso l’elevato numero di veicoli trattati dagli indagati. Sono stati accertati numerosi casi di estorsioni commesse con la tecnica del cd. “cavallo di ritorno”; le vittime, molte delle quali indagate per favoreggiamento personale, una volta individuato il “referente” di zona, pagavano le somme di danaro richieste, pur di rientrare in possesso dei loro beni. Nel corso delle indagini i militari della Stazione. Quartiere 167 hanno rinvenuto circa 50 autovetture e motocicli provento di delitto (furto e/o rapina), restituendoli alle persone offese (per la maggior parte anziani, donne e giovanissimi). Complessivamente sono state accertate oltre cento fattispecie di reato.

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