Un furto a scopo di estorsione quello dei due cavalli da trotto rubati la notte scorsa nell’allevamento di Gianluca Lami, a Staffoli, nel Pisano. I due cavalli, entrambi campioni alle corse, sono Unicka e Vampire Dany, quest’ultimo discendente di Varenne. Il proprietario ha raccontato di essersi accorto del furto poco dopo le 5 quando è andato a dar mangiare ai cavalli nella scuderia, a cento metri dall’abitazione. I ladri hanno agito di notte eludendo il sistema di allarme antintrusione volumetrico di cui è dotata l’azienda agricola e che probabilmente non era stato inserito. Secondo quanto si è appreso, la zona è sprovvista di telecamere. Entrambi i cavalli sono dotati di certificazione e ciò ne impedisce l’immissione sul mercato clandestino né possono gareggiare senza risalire al proprietario derubato per questo gli inquirenti ritengono che il furto sia stato commesso per poi chiedere un riscatto ai proprietari.
Un colpo mirato e su commissione: è questa l’idea che si è fatto Gianluca Lami, proprietario della scuderia Wave di Staffoli, in provincia di Pisa, che ha subito il furto. Un rapimento. Di questo parlano i carabinieri ai quali è affidata l’indagine. Probabilmente in due (sono state trovate le impronte sul prato) hanno messo a segno il colpo, riuscendo ad eludere il sistema di sicurezza. L’allarme non è scattato. Ma è giallo se fosse stato attivato.
Unicka è stata designata come l’erede di Varenne, in grado nei prossimi anni, con un po’ di fortuna, di emulare le gesta del trottatore più forte di tutti i tempi. Ma nella sua genealogia non ha nulla di Varenne, ha molto sangue francese ereditato dal padre Love You e dalla madre Bachar che discende dalla fenomenale Roquepine. Vampire Dany invece è proprio un nipote di Varenne. Da novembre è stata messa a riposo e ora era quasi pronta al rientro. Come primo obiettivo importante era stato programmato il Città di Napoli che si disputa il 30 aprile ad Agnano, alla vigilia del Lotteria. Acquistata da puledra all’asta per 20mila euro, Unicka finora ha vinto 476mila euro ma il suo valore è inestimabile per un motivo molto semplice: i suoi proprietari, i coniugi toscani Gianluca e Giovanna Lami, non la venderebbero per nessuna cifra. Sono imprenditori internazionali di grande successo nel settore tessile, hanno investito tanto nell’ippica solo per passione e sono affezionatissimi alla grande saura.
Il sogno di vederla calcare le orme di Varenne, trionfando anche all’estero, non ha prezzo. Il rapimento ha solo uno scopo estorsivo. Tutti i cavalli da corsa sono dotati di un microchip inserito nel collo che li rende non commerciabili.