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venerdì, Aprile 19, 2024
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«Lo uccidemmo al semaforo ma non so chi fosse», l’omicidio della ‘500’ rossa

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Biagio Esposito, nel corso dei suoi interrogatori, sta facendo luce su molti fatti delittuosi dell’area nord e molti di questi lo hanno addirittura visto protagonista, anche omicidi di cui non si conoscono nè ragioni, nè identità della vittima. E’ il caso di un omicidio avvenuto alle “quattro vie” dove lui e Arcangelo Valentino raggiunsero la vittima che si trovava in una 500 rossa che in quel momento era fermo al semaforo. Valentino esplose diversi colpi d’arma da fuoco ferendo mortalmente l’uomo. “Dopo l’agguato, comprando ¡ giornali vidi che era uno del Berlingieri” passando nei pressi della clinica ‘Santa Patrizia”.

La sera prima dell’agguato fu contattato da Raffaele Amato e Arcangelo Valentino (che all’epoca era un killer fidato di Paolo Di Lauro) dandosi appuntamento alle 6.30 del giorno dopo. In quell’occasione dovevano raggiungere la vittima al bar dove si recava abitualmente, ma che proprio quella mattina decise di saltare la ‘solita’ tappa. Dal racconto di Esposito emerge che sarebbe stato Valentino a sparare e che Lello Amato “a vicchiarella” avrebbe soltanto fornito supporto di copertura.

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