Oscar Pecorelli non era un semplice affiliato ma un uomo di fiducia del clan, depositario dei segreti più nascosti del clan Lo Russo. Il classico ‘pezzo da novanta’ che, in caso di pentimento, avrebbe aperto uno squarcio preoccupante sugli affari dei gruppi di Miano. Ieri il tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa al ras accusato di aver ucciso Massimo Frascogna e Ruggiero Lazzaro. I due scissionisti del clan Amato-Pagano furono uccisi il 26 luglio del 2007 nel corso di una “epurazione interna” voluta da Cesare Pagano ed eseguita in una sala giochi di Miano da Raffaele Perfetto muss ‘ e scigna cognato dei Lo Russo e lo stesso Pecorelli. L’omicidio altro non era che uno scambio di favori tra quelli di di Miano e gli Amato-Pagano. A svelare i retroscena è stato Antonio Lo Russo, figlio del padrino Salvatore: tuttavia a Pecorelli, che resta in carcere per due condanne all’ergastolo, l’ordinanza di custodia cautelare è stata annullata per inefficacia della misura.
Accusato di aver ammazzato due Scissionisti, clamorosa decisione per un pezzo grosso dei Lo Russo
