domenica, Luglio 20, 2025
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«Vi dico io chi ha ucciso Fortuna». L’accusa choc di Caputo durante il processo

«VI DICO IO CHI HA UCCISO FORTUNA». L’ACCUSA CHOC DI CAPUTO DURANTE IL PROCESSO – INTERNAPOLI.IT, QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE ONLINE



“Marianna Fabozzi ha buttato giù Fortuna come ha fatto con suo figlio”. A svelarlo, nell’aula del Tribunale dove si svolge il processo sulla morte della piccola Fortuna Loffredo, uccisa il 24 giugno 2014 nel Parco Verde di Caivano, è stato Raimondo Caputo, imputato nel processo per omicidio volontario e violenza sessuale ai danni di Fortuna e delle tre figlie della sua compagna, Marianna Fabozzi.

Caputo ha chiesto e ottenuto dal presidente della quinta sezione penale del Tribunale di Napoli il permesso di rilasciare dichiarazioni spontanee, ribadendo la sua accusa a Fabozzi, imputata nello stesso processo con l’accusa di aver coperto le violenze del compagno sulle figlie, aggiungendo a quella relativa all’omicidio di Fortuna Loffredo l’accusa sulla morte di Antonio Giglio, bimbo di 3 anni morto circa un anno prima in circostanze simili.



Il piccolo, figlio di Fabozzi, è morto il 27 aprile 2013 dopo essere caduto dalla finestra dell’abitazione della nonna, al settimo piano dello stesso palazzo dal quale è caduta Fortuna. Per la sua morte, inizialmente ritenuta un incidente, Marianna Fabozzi è indagata per omicidio volontario.

Parlando della morte di Fortuna, Caputo ha aggiunto che Marianna Fabozzi “l’ha presa e l’ha buttata, con l’unghia l’ha anche graffiata sulla gamba e sotto l’occhio e su questo non sono stati fatti gli esami”. Secondo Caputo, Marianna Fabozzi e la madre di quest’ultima, Angela Angelino, “meritano le torture cinesi”. L’imputato ha ribadito infine che, quando avvenne l’omicidio, si trovava con una delle tre figlie di Fabozzi in strada e non era in casa.



La prossima udienza del processo si terrà l’11 aprile e sarà ascoltata Roberta Bruzzone, la criminologa nominata consulente dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani, difensori del padre della piccola Fortuna. Nell’udienza successiva potrebbe invece svolgersi l’esame degli imputati.