Hanno rotto le braccia a uno stalliere, sottoponendolo a ore di torture, accusandolo di aver chiamato la troupe di Striscia la notizia – e le guardie zoofile – per dei maltrattamenti a cavalli avvenuti negli ultimi mesi. Ora i due titolari di una scuola di equitazione di Caluso, una donna di 29 anni e un uomo di 63 sono accusati di lesioni, sequestro di persona e tentata estorsione. La notizia, riportata dal Corriere della Sera, fa riferimento a una storia risalente al 16 febbraio scorso, quando al maneggio ci fu un blitz delle guardie zoofile, a cui partecipò anche Striscia. Furono momenti di tensione, i proprietari, non gradendo la presenza della troupe, manifestarono nervosismo e dovettero intervenire i militari. Dopo, la coppia iniziò a sospettare che fosse stato il loro dipendente, l’istruttore di equitazione che si occupa di cavalli, ad allertare le guardie e a dire loro che gli equini sarebbero stati maltrattati e addirittura che ci fossero molte carcasse nascoste sotto terra. L’uomo quindi venne chiuso in una stalla e preso a bastonate. Poi fu appeso per i piedi e picchiato brutalmente fino a quando non svenne. Alla fine i due gli avrebbero spezzato le braccia.
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