Il cadavere di una donna, chiuso dentro una valigia è stato trovato sabato a fare la scoperta è stato un passante che si è insospettito per la presenza di quel bagaglio abbandonato tra le imbarcazioni del porto di Rimini e ha avvertito i carabinieri, la cui caserma si trova a poca distanza dal luogo del ritrovamento.
La donna è stata identificata come una 27enne russa, nel nostro paese da diversi anni con regolare permesso di soggiorno. La giovane ritrovata all’interno del bagaglio galleggiante, soffriva da tempo di disturbi alimentari che l’hanno condotta alla morte. A infilare il cadavere della ragazza in un sacco dell’immondizia, richiuso poi a sua volta dentro il trolley gettato in acqua, la madre distrutta dal lutto.
A dare una svolta al caso il ritrovamente del copro esile e denutrito della donna che ha insospettito un amico intimo della mamma, rivoltosi subito agli inquirenti. Agli investigatori l’uomo ha raccontato di essere stato in contatto con la madre della ragazza dal 10 marzo, data in cui la donna diceva di trovarsi già in Russia per le pratiche di successione dopo il decesso della propria madre. La donna aveva raccontato all’amico di aver portato con sè a Mosca anche la figlia malata, per farla visitare da uno specialista italiano all’estero.
E così, in una delle tante conversazioni telefoniche, l’uomo – assoldato dalle Forze dell’Ordine – ha affrontato la donna chiedendole della sorte della figlia. A quel punto la 48enne è scoppiata a piangere raccontando tutto, tranne il perché del gesto.
