domenica, Luglio 20, 2025
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Rostan contro Carpentieri anche dopo l’addio al Pd: «Ha fallito come sindaco e come segretario del partito»

La volontà di allargare, in vista delle amministrative di primavera e delle politiche del prossimo anno, il fronte del movimento dei transfughi del Pd e al quale ha aderito Un lavoro costante per affrontare le emergenze dei territori, dall’ambiente alla sicurezza. Ricostruire un centrosinistra dallo schema classico. Michela Rostan, fuoriuscita dal Partito Democratico e da un mese esponente di Articolo 1 Progressisti e Democratici, in quest’intervista ad Internapoli.it tocca a tutto tondo diversi argomenti riguardanti la sua attività di deputata. «Con il Pd non si poteva più andare avanti. Bisogna rimettere al centro il tema del lavoro, soprattutto per i giovani», dice la Rostan che non risparmia stoccate al suo vecchio partito e ad alcuni suoi esponenti.

Qual è il suo giudizio sulla segreteria regionale e metropolitana del Pd? Per Lei bisognerebbe azzerare gli organi direttivi?

«Il mio giudizio, come già detto, è pessimo. È sotto gli occhi di tutti il disastro amministrativo di Napoli. Il Pd non è riuscito neanche ad arrivare al ballottaggio. Lo scandalo delle liste e del tesseramento lo conosciamo. Ci sono ancora accuse reciproche tra i capi bastone del Pd che non portano a nessuna presa di coscienza rispetto a quello che è palese».

C’è anche da dire però che anche sulle primarie che La videro protagonista nel Pd nel dicembre del 2012 per la scelta dei candidati al Parlamento venne avanzato più di un dubbio sulla regolarità del voto che la premiò con oltre 5700 voti

«Strumentalizzazioni. All’epoca fu fatto un ricorso poi rigettato. Parlo di strumentalizzazioni perché sono tra le poche a non aver avuto a suo sostegno nessun tutore. Senza dubbio la mia elezione alla Camera diede non poco fastidio…»

Visto che Lei viene da Melito, è d’obbligo un passaggio sull’ex sindaco e segretario metropolitano uscente Venanzio Carpentieri

«Anche qui mi sono già espressa. Il giudizio è negativo. Basta vedere i dati sulla raccolta differenziata a Melito, tra i più bassi della Campania. Questo, ma non solo, fa capire in che condizioni sta il territorio melitese. Io ho sempre provato a lavorare per garantire la continuità amministrativa, ma poi i consiglieri comunali hanno preso atto di quanto avveniva e, non pensando alle poltrone, si sono dimessi».