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venerdì, Aprile 19, 2024
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«Armi ed esplosivi, così agiva la Nuova Fratellanza Organizzata». Minacce ed intimidazioni a politici ed Equitalia

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Scritte, bombe ed intimidazioni contro politici del Giuglianese, operazione all’alba dei carabinieri che hanno sgominato la banda che si firmava Nfo. A guidare il nucleo un uomo di Mugnano, promotore ed organizzatore del gruppo che nel giro di diversi mesi ha compiuto attentati contro i beni pubblici dei vari comuni dell’hinterland, tra cui Mugnano, Giugliano, Villaricca, Melito, Marano e Qualiano. Quattro le persone ai domiciliari:
Cangiano Stefano , Sequino Salvatore, Paolo Salvi ed Esposito Luigi, più una serie di indagati a piede libero.
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Giugliano, diretti dal tenente Viviano e coordinati dal capitano De Lise, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per 4 persone poichè accusati di essere i promotori dell’organizzazione Nfo (Nuova Fratellanza organizzata) che ha compiuto una serie di attentati contro beni pubblici dell’hinterland giuglianese. Le accuse sono terrorismo, violenza, minacce ad un corpo politico, amministrativo o danneggiamento aggravato a

Attentati con l’uso di armi ed esplosivi nei confronti di obiettivi istituzionali, tra cui le sedi dei comuni di Mugnano, Villaricca, Giugliano, Marano, Qualiano, Melito, la sede del Movimento 5 Stelle di Mugnano e quella di Equitalia, a Giugliano con l’esplosione di un ordigno artigianale. Sono gli atti intimidatori contestati a quattro persone della provincia di Napoli. A Giugliano, in particolare, esisterebbe – secondo la Procura di Napoli – una associazione con finalità eversive. Le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Giugliano in esecuzione del provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta del gruppo di lavoro sul terrorismo. Le azioni erano state rivendicate con sigla Nfo (Nuova fratellanza organizzata o Nuova famiglia organizzata).

Gli arrestati sono residenti nei comuni di Giugliano, Villaricca e Mugnano. Sono indagati per violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario, aggravata dall’uso di armi, ricettazione, danneggiamento aggravato e danneggiamento a seguito di incendio. L’attività investigativa, avviata a fine del 2015 a seguito di numerosi atti intimidatori in diversi Comuni dell’area Nord di Napoli e rivendicati da appartenenti al gruppo Nfo «con conseguente preoccupazione degli amministratori locali e dei principali destinatari degli attentati e delle minacce – dice il procuratore aggiunto della Repubblica, Fausto Zuccarelli – ha consentito di accertare la presenza di un’associazione, con finalità eversive, radicata principalmente in Giugliano e comuni limitrofi».

Secondo quanto riferisce Zuccarelli «gli aderenti al gruppo sovversivo, tutti di giovane età, erano forniti di risorse personali e finanziarie con lo scopo di compiere atti di intimidazione violenta». Per la Procura «il modus operandi del gruppo consisteva nel danneggiare i vari obiettivi istituzionali, mediante le esplosioni di colpi di arma da fuoco, come ai Comuni di Giugliano in Campania, Villaricca e Qualiano o con lancio di bottiglie incendiarie, come nel caso della porta d’ingresso della sala consiliare del comune di Marano di Napoli e mediante l’uso di bombolette spray, scrivendo sulle varie sedi, anche testate giornalistiche locali, minacce, a sigla Nfo»

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