Attesa per le prossime settimane una svolta nell’inchiesta sulla presunta parentopoli acerrana. L’assunzione a tempo determinato ed a part-time, di oltre una mezza dozzina di “vigilini” ritenuti riconducibili ad alcuni esponenti politici locali, denunciata a più riprese e in diverse sedi – come riporta Il Roma – ha fatto salire la tensione alle tensione alle stelle tra gli addetti ai lavori. Alla Prefettura di Napoli (che sembra aver demandato alla polizia del commissariato cittadino le attività d’indagine), anche la procura di Napoli sembra essere stata “informata” dei fatti all’indomani dell’esposto denuncia di alcuni consiglieri comunali di minoranza, che sembrano sempre più determinati a fare chiarezza sulla strana vertenza. Su questo caso, indagano i carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna.
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