domenica, Luglio 20, 2025
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QUALIANO/1. CACCIAPUOTI: «PIANO REGOLATORE PRIMO OBIETTIVO»

Qualianese di origini, 59 anni, sposato con Teresa Davide, padre di tre figli di 27, 25, e 18 anni, Mario Cacciapuoti è il candidato Udc per la Casa delle Libertà a Qualiano. Assente dalla scena politica dal lontano 1993, Cacciapuoti ha però alle spalle un passato da protagonista. La sua carriera politica ha inizio nel 1972 quando occupa un posto in consiglio comunale come consigliere, posto che lascerà solo nel 1980 per sostenere il Sindaco (Dc) Luigi Picascia in qualità di vicesindaco. Dal ‘82 all’ ’87 invece, di nuovo consigliere Dc sotto la consiliatura di Morgera. Dall’ ‘87 all’ ‘88, Cacciapuoti, dopo una felice candidatura, vince le elezioni e diventa sindaco. Poi fino al ‘91, di nuovo consigliere e da consigliere, per l’ultima volta, con un mandato che sarebbe durato tre anni fino al 1993, ancora sindaco di Qualiano. Dal 1993 ad oggi, il candidato della Cdl per il prossimo 28 maggio, si è dedicato alla sua professione di costruttore, senza per questo perdere mai di vista quello che era il panorama politico locale. Alla proposta di candidarsi nuovamente, Cacciapuoti ha detto si, ed ora è in corsa contro il cognato Pasquale Galdiero, ed il candidato dell’Unione Luigi Mancino, per riconquistare la scena a Qualiano.




Un periodo di assenza dalla politica locale. Perché questo ritorno. E perché in grande stile?

Ho dato il testimone a Galdiero nel ‘94. E solo perché nel ’93, quando mi ritirai dalla scena politica, si era concluso un periodo della politica, quello nel quale mi ero impegnato radicalmente. Ero soddisfatto del lavoro fatto fino a quel momento, e pensai che fosse arrivato il momento di ritirarmi dalla prima scena. Concludevo con la carica di sindaco. E, nonostante poi il mandato mi fosse stato proposto per altre due volte, rinunciai.



E ora ha deciso di catapultarsi di nuovo in questa esperienza?

La mia è continuità. Il passaggio dalla Dc all’Udc è indicativo di una coerenza che mi ha accompagnato anche durante questi anni di assenza. Sicuramente morirò democristiano, nessun salto della quaglia, né liste civiche. O si fa politica o si fa altro, e lo spazio, all’interno dei partiti, occorre conquistarselo con carisma, con forza e soprattutto con la fiducia della gente.



Ma il suo passato la rende forte in questa candidatura?

La storia di ognuno di noi è quella di cui noi stessi siamo artefici. Forse le persone non hanno dimenticato le lotte che in passato condussi per la mia città, e forse quelle lotte sono il motivo della proposta che mi è nuovamente giunta. Certo, la prima volta dovetti meritarmi quella candidatura: riconosco che ora è stato più semplice.



Forse perché può dirsi conclusa l’era Schiano?

Io credo che Schiano, in realtà, sia sempre più in auge. L’ex sindaco era e resta una figura politica molto importante per Qualiano. Personalmente vedo Michele come prossimo candidato al consiglio regionale e sicuramente tra gli eletti a Palazzo Santa Lucia.




Ed ha condiviso l’operato dell’ultimo sindaco? O avrebbe evitato alcune scelte?

Io sono rimasto fuori dalla politica ed ora non sarebbe giusto entrare nel merito di scelte passate. Tuttavia, il fatto che nel 2001 Schiano abbia avuto un vero e proprio plebiscito, è indicativo di un lavoro svolto bene, nell’interesse della gente.



Come vede se stesso in qualità di erede di Schiano?

Ne erediterò solo il ruolo, ma la mia impronta sarà riconoscibile ed apprezzabile rispetto a quella di chi mi ha preceduto .



Ma ci sarà continuità?

In questa coalizione c’è una buona parte della vecchia amministrazione. Faccia Lei



E’ cambiata Qualiano da vent’anni a questa parte? Cosa ha trovato di nuovo da quando lei ha lasciato? Cosa invece è rimasto immutato?

Nel ‘93 abbiamo lasciato un paese demograficamente più piccolo. A Qualiano, come in tutto il comprensorio giuglianese, è esplosa l’insana tendenza al cosiddetto “abusivismo di necessità”. In tutti questi anni non è mai stato approntato un piano regolatore che adeguasse la città alla sua progressiva crescita. E’ si vero che i tempi della burocrazia sono lunghissimi, ma nel ’93 una bozza di Piano Regolatore suscettibile di qualche correzione, esisteva. Poi, le amministrazioni che si sono succedute dopo il mio mandato, hanno accantonato la questione.



Dunque il Piano Regolatore è tra i suoi primi obiettivi?

Certo. Il primo impegno sarà la sistemazione di tutte le mansarde che sono state edificate negli ultimi anni a Qualiano. Questi sottotetti, così come sono stati costruiti, sono un vero e proprio pericolo pubblico. Sono insicuri e quasi tutti a rischio. La normativa consente di costruire dei sottotetti non abitabili e consente anche la loro chiusura con apposite indicazioni sulla metratura di porte e finestre. In poche parole vanno rese sicure, ma devono fungere da vera e propria mansarde e non come abitazioni.




L’edilizia avrà dunque un ruolo centrale nel suo programma di governo?

Sicuramente si. Ma molte altre questioni saranno affrontate in tempi record. Penso ai trasporti. Entro un mese dall’insediamento della mia giunta, risolveremo il problema istituendo una navetta che colleghi Qualiano alla stazione metropolitana di Mugnano, con partenza una ogni venti minuti.



E la stazione di Ponte Riccio?

A riguardo, bisogna agire sinergicamente con l’amministrazione giuglianese che ha stanziato dei fondi per la riqualificazione di quella che potrei definire essere uno dei più importanti punti di scambio del territorio. E nelle previsioni c’è la costruzione di un parcheggio e la messa in sicurezza dell’area, nonché il potenziamento del servizio navette che collegano il centro alla zona di Ponte Riccio. Un’altra cosa alla quale metteremo mano in tempi stretti è il piano traffico. Esistono strade trafficate come via Campana, via Santa Maria a Cubito dove il problema va risolto rapidamente. Lo faremo smistando i percorsi. A beneficiarne non saranno solo gli automobilisti, ma anche i commercianti: trovare un parcheggio, oggi, non è facile. Noi, con l’aiuto di un valido tecnico, faremo in modo che sensi rotatori, semafori e nuovi sensi di marcia snelliscano il traffico nei punti attualmente più critici



Negli ultimi anni a Qualiano è cresciuto anche il livello di criminalità. Cosa intende fare per la sicurezza?

Abbiamo assistito ai continui assalti alle scuole. Noi abbiamo già pensato a questo problema e, per risolverlo, istituiremo un servizio di vigilanza diurno e notturno, concentrato solo attorno agli istituti scolastici. Quanto al problema criminalità, quello va risolto solo con un’intensa sinergia con le forze dell’ordine. Lavoreremo ad un programma di educazione dei cittadini, perché la prevenzione è il primo passo da compiere contro il fenomeno delinquenza.



In che modo pensate di poter prevenire il problema?

Qualiano ha bisogno di più spazio per attività ludico ricreative. Parlo di strutture sportive, circoli culturali, centri di aggregazione. Occorre offrire di più alla gente, soprattutto ai nostri giovani e agli anziani. Anche questo, ovviamente, è qualcosa che ricade tra i requisiti di un ottimo piano regolatore, per questo è la prima cosa alla quale metteremo mano. Ma il cavallo di battaglia del programma del primo anno sarà il completamento della cittadella dello sport con i suoi campi tennis, la tendostruttura, un campetto di bocce per gli anziani. Inoltre, grazie ad un project financing, riusciremo nel prossimo anno anche a portare la prima piscina pubblica in città. Anch’essa sarà sorvegliata sia di giorno che di notte. La sicurezza è una priorità nel nostro programma, il problema riguarda ogni aspetto della quotidianità.



Traffico, sosta selvaggia, indisciplinatezza alla guida, mancato uso del caso… A Qualiano, come in tante altre realtà dell’hinterland, la viabilità è un autentico incubo…

A Qualiano, purtroppo, la prevenzione da sola non funziona. Servono i deterrenti. Il nostro organico ha bisogno di essere potenziato, gli attuali 17 agenti di polizia municipale dovrebbero essere almeno il doppio. Inoltre, è nelle nostre intenzioni istituire un servizio di sosta a pagamento, una cifra simbolica non per rimpinguare le casse dell’amministrazione, ma per portare ordine in città e per fronteggiare la sosta selvaggia. Anche questo uno strumento che coadiuvi i vigili nell’espletamento del loro lavoro



E come intendete abituare i ragazzi all’utilizzo del casco?

Anche in questo caso, c’è bisogno di prevenzione, deterrenti e maggiori controlli



Vuole rivolgere un appello ai ragazzi che vanno in moto?

Ho spesso assistito a scene in cui i ragazzi, una volta giunti fuori scuola, hanno tolto il casco per paura di essere derisi dai compagni. A loro dico: ragazzi, la vita è più importante di ogni insensata forma di pudore, ve lo dico come padre più che come possibile Sindaco della vostra città. Non esiste cosa più dignitosa che rispettare la propria vita.



Cosa intende fare invece per il commercio?

Per i commercianti è innanzitutto importante creare un buon piano parcheggi. Poi è mia intenzione creare delle agevolazioni per i commercianti del centro in vista dell’imminente apertura del nuovo grosso centro commerciale proprio a ridosso della città.



Ma non crede che bisognerebbe anche creare una zona industriale a Qualiano?

Certo. Pensiamo anche alla possibilità di realizzare un corretto e funzionale Pip. Ma prima ancora serve un Piano regolatore così da snellire i tempi della burocrazia e poter accedere agli incentivi governativi per il processo di industrializzazione. Le risorse non mancano. Intanto credo sia giusto cominciare a pensare anche ad un polo artigianale. Invitare gli artigiani a spostarsi in un’area dove tutte queste attività siano concentrate è uno dei punti fermi del Piano Regolatore che ho in mente.



La campagna elettorale, oramai, è in pieno svolgimento. La gente come legge questa sfida tra cognati?

A me non fa piacere che dall’altra parte ci sia mio cognato. Né credo piaccia a Galdiero. E’ una competizione che si è venuta a creare, ma entrambi stiamo lavorando con trasparenza e correttezza. La gente – questo è vero – si trova in difficoltà, specie per chi ha avuto contatti sia con me che con mio cognato. E il nodo spinoso, se non altro, sono i parenti comuni.



Lei come vive questa situazione?

Con molto serenità.



Ma come si è arrivati a questa situazione?

Quando mi è stato proposto di essere il candidato della Casa delle Libertà, ci ho pensato a lungo e ne ho parlato anche con mio cognato. E poiché gli spazi per lui nel centrodestra erano abbastanza ristretti, ho dato disponibilità a farmi da parte, qualora lui fosse riuscito a convogliare sotto il suo nome una coalizione di centrosinistra. La coalizione non si è poi fatta, e quindi la mia candidatura ha iniziato a prendere piede. E poi voglio sottolineare come la mia sia arrivata prima della sua.




Ma è stato Schiano ad indicare Lei?

No. E’ stata una volontà corale da parte dei partiti della CdL. L’Udc mi ha proposto, gli altri partiti hanno accettato.



A che prezzo? De Luca ad esempio, è andato via…

Ognuno è libero di fare ciò che vuole. Onofaro ad esempio, per quanto fosse un potenziale candidato sindaco, è rimasto con noi



Queste due coalizioni chi hanno danneggiato?

Il Polo è unito e ci sostiene. Le liste civiche, poi, quelle non sappiamo che forza abbiano né che fine faranno. Sono sempre le più imprevedibili.



Si dice che la Sua candidatura nasca per ostacolare quella di Galdiero, cosa ne pensa?

Un anno fa mi sono attivato per sostenere Galdiero. Sono sceso in campo quando ho visto che gli spazi per lui nel centrodestra erano abbastanza ristretti. Questa voce è il segno che gli altri volevano che la mia candidatura fosse di facciata. Quanto a mio cognato, gli ho mostrato tutta la mia disponibilità.



Ha già in mente la Sua squadra di Governo?

Certo. Ma non faccio nessun nome, quello che posso anticiparvi è che nel mio staff ci saranno anche dei tecnici: la città ne ha bisogno





Come si comporterà nell’ipotesi ballottaggio?


E’ prematuro. Sarà l’escluso a decidere. Poi tutto è possibile






intervista realizzata da

VINCENZO CERCHIA

MONICA D’AMBROSIO



hanno collaborato

ANIELLO DI NARDO

UGO FERRERO