domenica, Luglio 20, 2025

23 MAGGIO 1992

“Quattordici anni orsono la strage di Capaci segno’ il culmine dell’attacco mafioso contro lo Stato democratico. L’angoscia e l’allarme di quelle ore restano incancellabili nella mia memoria. L’Italia fu brutalmente colpita nelle persone di uno dei suoi piu’ degni, combattivi e moderni magistrati, Giovanni Falcone, della sua valorosa consorte e collega Francesca Morvillo, degli agenti Antonio Montinaro, Rocco di Cillo e Vito Schifani dedicatisi alla loro sicurezza. Ma la battaglia e l’esempio di Giovanni Falcone diedero i loro frutti. L’attacco mafioso alle istituzioni repubblicane fu fermato”. Nel giorno dell’anniversario della strage di Capace il presidente Napolitano scrive una commossa lettera alla sorella del magistrato ucciso, Maria. Nell’aula bunker dell’Ucciardone sono state celebrate le iniziative per il 14esimo anniversario della strage di Capaci alla presenza, tra gli altri, dei ministri Mastella e Fioroni e del procuratore antimafia Grasso. Quest’ultimo ha spiegato che “sulla mafia c’e’ maggiore consapevolezza oggi e c’e’ una presa di coscienza piu’ forte. Ma serve piu’ etica”. Un’etica, ha aggiunto, che ha portato ai grossi successi contro la mafia di questi giorni, su tutti la cattura di Provenzano.