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GIUGLIANO, VERTICE IN COMUNE DOPO I RAID: «ASI, ENTRO UN ANNO VIA I ROM»

«Rom fuori dalla zona industriale entro un anno». Questo l’impegno dell’amministrazione comunale strappato ieri mattina dagli imprenditori del Cig che hanno chiesto un incontro con Consorzio Asi, Comune e forze dell’ordine dopo la serie di furti e atti vandalici che ostacolano le attività produttive. Dieci giorni fa un’azienda, la Quality Sound, ha dovuto chiudere i battenti per gli ingenti danni all’impianto elettrico, lasciando a casa 35 operai. All’incontro hanno preso parte rappresentanti della guardia di finanza e dei comandi dei vigili urbani di Qualiano e Giugliano, ma sul fronte del potenziamento dei controlli gli imprenditori sono esasperati. «La condizione di evidente illegalità è sotto gli occhi di tutti – denuncia Francesco Saverio De Maria, presidente degli industriali di Giugliano – ma i rappresentanti delle forze dell’ordine che hanno risposto al nostro appello, non ci hanno potuto assicurare una maggiore presenza». Al summit di ieri, il sindaco Francesco Taglialatela ha annunciato che finalmente si è sbloccato l’iter per il progetto di un villaggio attrezzato al posto degli insediamenti in baracche, senza luce e acqua. «È di pochi giorni fa l’arrivo del parere positivo del Consorzio Asi – spiega – Parere che ci consentirà di affidare lo studio del progetto e di mandare in gara gli interventi già entro l’estate». Il nuovo sito dovrebbe ospitare solo 150 persone sulle 500 presenti. Non è che l’avvio di un percorso che, insieme con la Provincia, dovrebbe garantire una sistemazione adeguata a tutti. «Restiamo vigili e attenti alle esigenze della classe imprenditrice – dice Pietro Ciccarelli, capogruppo consiliare Forza Italia – Questo progetto di risanamento deve tutelare migliaia di lavoratori e non deve andare smarrito nelle stanze in cui si discute solo di spartizione di incarichi». Un altro nodo da sciogliere per la sicurezza all’interno dell’Asi è la recinzione, sull’esempio di Pascarola a Caivano. Il progetto è stato presentato da tempo e attende il finanziamento della Regione. «Gli accessi controllati – dice Luigi Russo, di Puma – eviterebbe anche gli scarichi illegali di immondizie e lo spaccio di droga». Per le associazioni, invece, si deve pretendere un presidio fisso della Polfer almeno nella stazione ferroviaria. Appello lanciato nel corso della manifestazione dal provocatorio titolo «Ponte riccio-Porte aperte», promossa dall’Acusp. Partiti gli attesi interventi di riqualificazione, disposti da Rfi grazie ad un fondo di un milione e mezzo di euro della Regione, ora i cittadini del Comitato Ponte riccio chiedono più sicurezza. «Inutile potenziare la strutture e i servizi se dobbiamo continuare ad avere paura di utilizzare la stazione – denuncia Tilde Adamo, presidente Comitato Ponte Riccio – I sottopassi sono il ricovero preferito di drogati e malintenzionati». La prossima tappa è una conferenza dei servizi al Comune di Giugliano, che si terrà a metà giugno, convocata dall’assessore comunale ai trasporti, Armando Di Nardo. Iniziativa sostenuta anche dal segretario cittadino di Rifondazione, Nello Pennacchio.


TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 26 MAGGIO 2006