Il 15 maggio, dopo diversi mesi di attesa, Rita D’Alterio mamma di Gabriele Riccio, finalmente è riuscita ad ottenere un incontro con il governatore campano Vincenzo De Luca. Rita è una di quelle mamme che lottano per i diritti dei propri bambini affetti da autismo e che sempre più spesso non si vedono riconosciuti. L’incontro con il governatore a cui era presente anche il direttore generale della ASL NA 2 nord Antonio D’Amore e la dirigente NPI Anna Capocasale, non ha soddisfatto le aspettative di Rita: “Ho presentato una istanza alla mia ASL di riferimento per essere rimborsata in modalità diretta la psicologa comportamentale (BCBA) metodologia ABA riconosciuta dalla legge di stabilità che prevede il PDTA (progetto diagnostico riabilitativo terapeutico assistenziale). Da premettere che mio figlio usufruisce di un progetto ASL chiamato PTRI (progetto terapeutico riabilitativo individuale) che prevede delle ore di terapia domiciliari che io sono riuscita ad utilizzare come trattamento ABA e sono riuscita a far inserire nel progetto la mia BCBA, anche se continuiamo a pagarla noi in quanto per la ASL il progetto non la prevede”.
De Luca dopo aver ascoltato Rita, ha chiesto al direttore generale della ASL di fornire al piccolo Gabriele tutto ciò che gli spetta per legge, ma il direttore ha ribadito di star già ottemperando a tutte le normative vigenti. Ma ciò non corrisponde al vero. Questo il motivo dello sfogo di Rita: “Voglio segnalare la mancata applicazione di tale normativa in quanto la mia ASL di riferimento è ferma sulla sua posizione, asserendo che dispongono già di uno psicologo comportamentale (NO BCBA) eludendo quella che è la progettualità e la continuità assistenziale giustificandosi con due motivazioni, la prima è la mancanza di fondi per garantire tale diritto, la seconda è che dando il progetto completo a mio figlio creerebbero dei precedenti. Tutto ciò mi è stato detto fuori dalla stanza del governatore, non ottemperando in questo modo alla richiesta di De Luca”.