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venerdì, Aprile 19, 2024
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CAMORRA MARANO. Portava le ‘imbasciate’ del clan, il profilo di Crescenzo Polverino: è il nipote di Pepp ‘ Barone

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E’ ritenuto dai carabinieri il portavoce del clan Polverino, colui che portava le imbasciate della cosca e che si è occupato del passaggio agli Orlando Crescenzo Polverino, arrestato dai carabinieri a Melito. “Crescenziello”, così è conosciuto in città, 33 anni, era latitante ed è nipote di Giuseppe Polverino, alias ‘O Barone. Era sfuggito alla cattura nel corso del blitz di qualche settimana fa. E’ stato catturato a Melito dai carabinieri mentre era a bordo di un’auto guidata da un suo uomo di fiducia. L’operazione dei militari di Castello di Cisterna era stata eseguita lo scorso 18 aprile. In manette erano finiti esponenti di punta e gregari del clan Orlando, egemone a Marano, Quarto e Calvizzano.

Nel luglio-agosto 2015 c’è stato il passaggio di consegne tra gli esponenti degli Orlando ed i rappresentanti dei Polverino oltre che un vero e proprio chiarimento tra gli Orlando, rappresentati da Armando Lubrano, e gli uomini polveriniani di foro truglio rappresentati da Ruggiero Salvatore o russo e Polverino Crescenzo.

Questo il periodo in cui si assiste alla definitiva emergenza criminale del sodalizio degli Orlando ed al transito di uomini già affiliati al clan Polverino nelle fila del clan di mezzo ai Carrisi, ritenuto in quel momento più forte ed egemonico sul territorio.
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Dalle intercettazioni si evince come il clan “Orlando” si sia insediato su un territorio da sempre aggredito da numerosi gruppi criminali, i quali a vario titolo si sono dedicati alle diverse attività illecite. L’obiettivo degli Orlando, nella conquista della leadership, era quello di turbare al minimo gli equilibri criminali ed a tal fine, per un verso, il clan emergente ha assorbito nelle fila dei propri adepti uomini prima al servizio delle altre organizzazioni camorristiche; per altro, ha garantito autonomia d’azione, previa autorizzazione, a preesistenti cellule criminali con cui ha concordato le modalità d?azione. Delicati e difficili si sono rivelati i rapporti con gli esponenti dei Polverino ancora presenti sul territorio, come Polverino Antonio da tempo latitante, e Polverino Vincenzo – cugino del capo clan Polverino Giuseppe e nipote di Polverino Antonio “zio Totonno”.

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